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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Veleni e cicatrici, l'ultimo saluto di Perinetti: "Palermo, sono deluso"

L'ex responsabile dell'area tecnica è amareggiato dopo l'ennesimo divorzio rosanero, ma non ce l'ha con Zamparini. Il dito lo punta solo contro Franco Ceravolo, il nuovo direttore sportivo: "Era già stato preso a marzo e io non ne sapevo nulla"

I grandi amori, si sa, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Perinetti-Palermo è un film visto e rivisto tante volte. Una lunga storia d'amore, che oggi sembra al capolinea, domani chissà. L'oggi racconta un brusco addio, arrivato al culmine di una stagione strepitosa. Delusioni, veleni e cicatrici. L'ex responsabile dell'area tecnica è ancora amareggiato dopo l'ennesimo divorzio. “Sono deluso - ha rivelato Perinetti a Mediagol.it - c’era comunque la prospettiva di poter continuare la collaborazione. E’ chiaro però che c’erano degli aspetti nuovi da considerare. Se uno deve lavorare deve condividere il lavoro nel modo migliore per evitare confusione. Col presidente Zamparini ci siamo lasciati in assoluta cordialità. Avevo saputo tramite Baiguera, il consigliere del presidente, che era stato già preso Ceravolo a marzo. Sono stato zitto perché la squadra stava lottando per vincere il campionato e mi sono dedicato a quella squadra come se nulla fosse.

Ma Giorgio Perinetti non ce l'ha con Zamparini. Il dito lo punta solo contro Franco Ceravolo, il nuovo direttore sportivo del Palermo. “Con Ceravolo una telefonata c’è stata, me l’ha fatta a giugno, ma io me l’aspettavo a marzo. Fa parte di certe dinamiche, per difendere il proprio posto di lavoro. Ceravolo da anni lavora nel calcio, è stato il consulente di mercato del Crotone, pur non direttamente. E' stato due anni in Cina, non so quanti giocatori europei possa aver visto. Però recupererà, e di certo è più avvantaggiato rispetto a quanto non lo fossi io al mio arrivo a Palermo. Che qualcuno abbia spinto per prenderlo ci può stare. Dispiace che questa persona aveva interessi in qualche modo affinché questa situazione si concludesse, perché doveva cambiare qualcosa da altre parti. In ogni caso non mi risulta che ci sia di mezzo Moggi". 

Perinetti ha poi parlato della situazione attuale del Palermo, concentrandosi sui movimenti in attacco. “Per Hernandez non ci sono state richieste, il suo mondiale è stato anonimo e ciò non ha favorito interessamenti che però possono sempre arrivare, è sempre un prospetto interessante. Lafferty? Fossi stato io una parola in più l’avrei spesa, ma solo come confronto, perché con un po’ di più pazienza si poteva riportarlo a certi atteggiamenti. Un giocatore come Lafferty, che si impegna come un leone contro i difensori avversari, è uno spettacolo vederlo”. Quindi la dichiarazione d'amore: "Tutte le volte che il Palermo mi ha chiamato ho cercato di fare il meglio possibile e ho dato tutto me stesso, per il resto va bene tutto, non ho nessun problema”.

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