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Da bomber a riserva di lusso, a Palermo scoppia il caso Ricciardo: "Che fastidio la panchina"

L'attaccante messinese: "Domenica scorsa sono stato escluso per scelta tecnica, credo se avessimo incontrato Acireale e Savoia in un altro momento avremmo rifilato tre gol ad entrambe. Nessun contatto con Foggia e Cerignola, per me essere qua è come essere al Real Madrid" 

Da bomber a riserva di lusso, a Palermo scoppia il caso Ricciardo. Dov’è finito il trascinatore dei rosanero? Perché ciò che al momento lascia maggiormente perplessi, tralasciando il digiuno ormai lungo più di un mese, è il fatto che l’attaccante 32enne con l’Acireale sia andato incontro alla sua terza esclusione dall’undici titolare. E forse non è un caso se il gap con le inseguitrici si sia sensibilmente ridotto. “Non litigo con l’allenatore – dice Giovanni Ricciardo, 32 anni, in sala stampa – ma la panchina con l’Acireale mi ha dato parecchio fastidio"

Otto gol nelle prime dieci, una media da vero rapace d’area, poi il nulla. Per trovare gli ultimi tap-in del bomber messinese bisogna addirittura andare a ritroso di cinque partite, fino ad arrivare alla goleada di un mese fa contro il Corigliano. Trenta, lunghissimi giorni in cui il Palermo si è scoperto più fragile di quanto non si potesse pensare, oltre che tremendamente dipendente dai gol di Ricciardo. “Mi sono sempre messo a disposizione del gruppo – ha raccontato l’attaccante messinese in conferenza -  nonostante fossi alle prese di questo virus che continuava a darmi parecchio fastidio. A Giugliano – svela - sono rimasto in panchina perché non mi ero allenato con continuità, mentre contro l’Acireale posso dire di non essere stato schierato dal primo minuto per scelta tecnica. Questa è la verità, ma bisogna evitare di fare polemica. Tutti vogliamo il bene del Palermo, motivo per cui dobbiamo cercare di restare sempre uniti, specialmente in queste dinamiche”. 

Una mini crisi che ha aperto anche insistenti spiragli di calciomercato, tappati una volta e per tutte però dallo stesso Ricciardo. “Non mi capacito del perché siano uscite voci di questo tipo – ha detto Ricciardo – anche perché ci tengo a ribadire che il Palermo per me equivale al Real Madrid. Non c’è stato alcun contatto con Foggia e Cerignola, quello che posso dirvi è che sono tutte false notizie. Con Pergolizzi non c’è alcun tipo di problema, so benissimo che fare l’allenatore sia una cosa difficile, ho parlato col mister e mi ha detto di stare tranquillo, pensava di aver trovato il giusto equilibrio con il modulo schierato nelle ultime partite. Il nostro obiettivo adesso è quello di chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi e comunque – conclude – resto dell’idea che se avessimo incontrato Acireale e Savoia in un altro momento avremmo rifilato tre gol ad entrambe le formazioni”. 

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