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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Che succede ora al Palermo? L'esperto: "Rosa nei guai se fossero accertate responsabilità"

Da una parte il primato in classifica, dall'altra il terremoto giudiziario. Cesare Di Cintio, avvocato di diritto sportivo, cerca di fare chiarezza a PalermoToday: "Secondo la normativa sportiva le società rispondono anche dell’operato di chi le rappresenta"

Da una parte c'è il primato in classifica, dall'altra il terremoto giudiziario. Le nuove accuse rischiano di complicare la stagione dei rosa? A provare a fare chiarezza a PalermoToday è Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo, avvocato della Dcf Sport Legal: “Non credo che al momento si possa parlare di problemi imminenti. Ma se dovessero essere accertate delle responsabilità allora sì che potrebbero anche interessare il club. Troppo presto per fare supposizioni”.

Questa volta a puntare il dito contro il Palermo è la Procura di Caltanissetta: le accuse sarebbero quelle di aver messo in atto una serie di favoreggiamenti che avrebbero condotto l’imprenditore friulano al salvataggio certo del club in merito alla procedura dell’istanza fallimentare. Trattandosi solo d’accuse però almeno per il momento il Palermo non incorrerebbe in nessun guaio. Ma il closing potrebbe anche slittare. “Gli investitori potrebbero certamente volere approfondire meglio tutta questa vicenda. Ma anche acquistare se realmente interessati”.  

La posizione della Procura di Caltanissetta è inequivocabile: “Il Palermo doveva fallire, sentenza pilotata”. Al centro di questa vicenda Giovanni Giammarva, il patron Maurizio Zamparini e il giudice del tribunale di Palermo, Giovanni Sidoti. “Per il momento – ha spiegato l’avvocato Di Cintio – almeno dal punto di vista sportivo ritengo che non ci siano problematiche imminenti che possano complicare la stagione sportiva della squadra. Trattandosi d’accuse che al momento sono ancora in fase di indagini preliminari e che difficilmente nell’immediato potranno sfociare in un procedimento disciplinare. Come ormai noto si tratta di misure cautelari che sono state emesse dal GIP a seguito dell’indagine che è stata svolta dalla Procura di Caltanissetta. Ma come tutti ben sappiamo si tratta di misure aventi natura provvisoria. Le misure cautelari non possono e non assumono il significato di “condanna” e possono comunque essere oggetto di impugnazione avanti al Tribunale della Libertà”.

Di Cintio-2Rischia di non decollare il passaggio di consegne fra Zamparini e il fantomatico mister “X”. Il patron rosanero spera che queste accuse non facciano compiere passi indietro agli inglesi, gli stessi che qualche settimana fa gli avevano chiesto di rivestire i panni di futuro consulente sportivo. E che adesso invece lo vedono nuovamente al centro di un polverone giudiziario. “Premesso che in ogni situazione – spiega Di Cintio - occorre analizzare compiutamente la questione da un punto di vista strettamente giuridico, vigendo in ogni caso nel nostro ordinamento il principio di presunzione di innocenza, ove certe accuse dovessero essere confermate, e sottolineo soltanto nel caso in cui fossero confermate, è chiaro che tale evenienza potrebbe porre il nuovo acquirente nella condizione di dover procedere con ulteriori approfondimenti. Ciò non esclude, a mio avviso, che comunque gli stessi possano decidere di proseguire nell’eventuale operazione di cessione del club se concretamente interessati all’acquisto”.

Closing o non closing nei prossimi mesi intanto verrà sicuramente approfondita tutta questa vicenda che involontariamente o meno vede coinvolto ancora una volta il Palermo. “Partendo dal presupposto – ci tiene a precisare Di Cintio - che la responsabilità a livello penale è sempre personale, e come ho già avuto modo di precisare, ad oggi ci troviamo ancora in una fase del processo penale meramente preliminare, è chiaro che trattandosi di responsabilità personale sarebbe inverosimile parlare di un pericolo diretto per il club. Ma – aggiunge - da un punto di vista meramente sportivo qualora in futuro dovessero essere accertate delle responsabilità, queste potrebbero interessare anche il club. Considerato che secondo la normativa sportiva le società rispondono anche dell’operato di chi le rappresenta. Al momento – conclude - ritengo che non ci siano neanche i presupposti per poter dire cosa rischi realmente il Palermo”.   

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