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Palermo-Mirri, sfuma l'affare: "Non hanno accettato la nostra proposta"

L'imprenditore palermitano non trova l'accordo con Foschi e si tira indietro: "Volevamo mettere i soldi che servivano per pagare gli stipendi e consentire al Palermo di evitare la penalizzazione ma l’attuale proprietà della società ha rifiutato la nostra offerta"

"Volevamo mettere le somme occorrenti per il versamento degli stipendi e, dunque, consentire al Palermo di evitare la penalizzazione prevista in ipotesi contraria ma l’attuale proprietà della società ha ritenuto di non dover positivamente valutare la nostra proposta". Così la famiglia Mirri, attraverso una nota diffusa in serata, pochi minuti prima dell'inizio di Palermo-Brescia, annuncia che l'affare è sfumato.

Nelle scorse ore si era sparsa la voce che Dario Mirri, imprenditore palermitano, leader nel campo della pubblicità e della ristorazione con una grande passione rosanero, fosse pronto a rilevare una minoranza delle quote del club. "La nostra offerta - ha precisato - a fronte del nostro impegno economico, era limitata alla possibilità di poter ottenere l’affidamento delle attività di comunicazione e marketing della società e della squadra attingendo ad un’esperienza aziendale di ben cinquant’anni. Il tutto nonostante fossimo consapevoli degli enormi rischi che tale iniziativa imprenditoriale avrebbe potuto comportare per la Damir s.r.l. e per la nostra famiglia. Si è trattato di una vera e propria professione di fede frutto di un attaccamento e di un amore nutrito nei confronti della squadra del Palermo, che appartiene da sempre alla nostra famiglia risalendo alla presidenza di nostro zio Renzo Barbera". 

In realtà il nuovo presidente del Palermo, Rino Foschi, avrebbe rifiutato perché non ha ritenuto congrua l'offerta dell'imprenditore palermitano. La famiglia Mirri chiude così: "Auspichiamo che lo sforzo oggi profuso possa fungere da stimolo per altri imprenditori (magari con maggiori possibilità e capacità) che vogliano, con il medesimo spirito di attaccamento, offrire soluzioni per il salvataggio della società simbolo della nostra città. Soluzioni che siano rispettose anche e soprattutto dei tifosi di cui noi facciamo parte".

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