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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Zamparini: "Amo Palermo e resto Mercato buono, la stampa ci rispetti"

Il presidente in una lunga conferenza stampa: "I palermitani veri mi apprezzano, presto un vicepresidente operativo alla Galliani. Pioli? Ho avuto paura di retrocedere. Voglio ancora Rossi e Ranieri"

Alla fine lui è sempre lì. Corrucciato, alterato, incavolato ma sempre verace e passionale. Tra tante fughe, Maurizio Zamparini è rimasto. Polo bianca, abbronzatura ancora agostana, toni di voce alti alternati a risate, il presidente del Palermo ha parlato per un'ora allo stadio Renzo Barbera nel "day after" la chiusura del calciomercato e l'ufficializzazione dell'esonero di Stefano Pioli, con la squadra affidata al tecnico della Primavera, Devis Mangia.
"Resto a Palermo ma...".  "Non vado via - dice Zamparini mentre uno sparuto gruppo di tifosi gli chiede di lasciare - perché amo questa città. Perché so che i palermitani veri, non questi trenta che mi contestano qui fuori, mi apprezzano". Il presidente però annuncia che si vedrà sempre meno a Palermo. "Non farò più conferenze stampa, entro un mese avremo un vicepresidente operativo alla Galliani".

Attacco alla stampa. Il patron si è presentato con alcuni quotidiani in mano e li ha sfogliati davanti ai giornalisti. "Non capisco perché, a Cagliari, Cellino caccia via l'allenatore e non si parla di caos. Perché il Genoa ogni anno rivoluziona tutta la squadra e non si parla di caos. E' giusto che la stampa faccia il proprio dovere, ma non sopporto la cattiva informazione. Oggi molti quotidiani hanno pubblicato il bilancio del mercato con il saldo tra spese e ricavi, c'è chi ci è andato vicino, ma c'è chi ha completamente sbagliato. Il Palermo ha investito meno solo di Napoli e Roma e chiude con un saldo passivo di oltre sei milioni di euro".

Gago vs Barreto, la vecchia guardia e le capriole per la cessione di Sirigu. Le operazioni di mercato soddisfano Zamparini. "Sono arrivati giocatori che hanno voglia di far bene, hanno entusiasmo. Avete visto la "vecchia guardia" col Thun? Non c'era più la stessa grinta, la stessa compattezza di prima".  Sirigu? "E' un caso diverso, è stata una valutazione tecnica, non mi piace un portiere che non esce mai dai pali. Quando mi ha chiamato Leonardo, ho fatto le capriole". Del mancato arrivo di Gago il presidente non si preoccupa più di tanto. "Va a tre all'ora. Certo avrei dato ai tifosi il nome ad effetto, ma io sinceramente preferisco Barreto che corre e combatte. Non vi scordate di Maniero e Toni. Il primo venne accolto come un re, col secondo i tifosi storsero il naso".

I rifiuti di Amauri, Rossi e Ranieri. "Amauri - ha detto il patron rosanero - ha rifiutato a prescindere il Palermo, non per una questione economica. Magari avrà detto altre cose alla stampa, che ama la città e che non ha scordato i tifosi, ma quando ho pensato a lui in caso di eventuale cessione di Pinilla, il 'no' è stato categorico". Su Rossi e Ranieri, invece, nonostante il 'no, grazie',  il presidente nutre ancora qualche speranza. "Li ho contattati entrambi dopo Napoli - confessa il presidente-. Con Rossi ho anche avuto una lunga conversazione nella quale mi ha dato anche dei consigli di mercato. Entrambi hanno detto no perché al momento sono in attesa di chiamate da club grossi, ma se fra un mese sono ancora liberi, e per me lo saranno, si potrebbe ritentare di portarli a Palermo".

L'esonero di Pioli e l'incognita Mangia. Rossi e Ranieri alla finestra, ma intanto c'è Mangia. "Mi dicono - afferma Zamparini - che sia il miglior allenatore d'Italia per le squadre Primavera, però è normale che sono preoccupato. Sogliano sarà il suo tutore, è una soluzione ponte, ma è anche una grande chance per Mangia. Se fa bene non è detto che non possa restare".

"L'alterco" con Sogliano. Dimissioni di Sogliano? "Ma quando mai - risponde Zamparini - c'è stato solo un alterco ma penso sia normale in un rapporto di lavoro. Con Foschi ne avevo uno ogni due giorni".
 

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