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Coronado e l'orgoglio della 10: "Giocare in A il mio sogno, ci vado col Palermo"

Nessuna paura per la maglia che è stata di Zauli e Miccoli, il brasiliano ha già conquistato i tifosi: "Mi sento protagonista, ma sono consapevole che servono sempre lavoro e sacrificio. Dura a Brescia con tutte queste assenze. I rigori? Pronto a tirarli..."

Maggiori aspettative, più stravaganza degli altri, fantasia e quel tocco di palla maestoso. Prendersi la maglia numero 10 richiede tutto questo, oltre che maggiore sacrificio e responsabilità. Igor Coronado certamente ne era consapevole quando ha scelto di indossare la maglia che un tempo apparteneva a giocatori del calibro di Zauli e Miccoli. Il Palermo, potrebbe finalmente aver trovato il suo nuovo fantasista. “Soltanto il pensiero di poter essere per la gente di Palermo l’erede di Miccoli e Dybala, mi rende orgoglioso – ha detto Coronado in conferenza stampa – sono davvero contento e mi auguro che i risultati insieme ai gol e agli assist mi permettano di migliorare e crescere. Mi sento protagonista, ma dovrò cercare sempre di fare bene il mio lavoro dentro e fuori dal campo con tanta umiltà e sacrificio”.

“Sogno di portare il Palermo in A”

Ed è proprio con umiltà a sacrificio e con la 10 sulle spalle che Coronado proverà a portare il Palermo dove più merita: in serie A. Dopo averla soltanto sfiorata con il Trapani, il fantasista rosanero proverà ad agguantarla in rosanero. “Il mio sogno  - confessa l’italo-brasiliano - fin da quando sono  bambino è quello di giocare nella massima serie. Dobbiamo lavorare tanto per raggiungere questo obiettivo e dovremo cercare di continuare sempre su questa strada. Per adesso le cose stanno andando molto bene, ma bisogna sempre migliorarsi e provare ad alzare l’asticella".

Intoppo Nazionali

Il lungo cammino che hanno intrapreso ufficialmente gli uomini di Tedino sabato scorso continuerà il prossimo 3 settembre, quando Coronado e compagni andranno a sfidare il Brescia senza l’apporto dei tantissimi giocatori convocati in Nazionale. "Il problema – dice - non è soltanto una partita nella quale mancheranno tanti giocatori, ma ben quattro. Abbiamo comunque molti giocatori che ancora non hanno giocato e che vogliono mettersi in mostra per far bene. Sarà una settimana lunga nella quale dovremo lavorare tantissimo. Ho visto i risultati delle altre concorrenti, ho visto il Parma e poi il Pescara che ha fatto tanti gol. Dobbiamo andare piano e capire quali sono anche le nostre potenzialità. Non ho mai segnato al Brescia, speriamo di poterlo fare sabato. Quello che più conta comunque è portare a casa i tre punti”.

Palermo-Spezia, gol e highlights

Da Nestorovski a La Gumina

Sia Nestorovski che Trajkovski a Brescia non ci saranno. Il Palermo dunque giocherà il prossimo impegno di campionato senza quell’accento macedone che finora ha dato una marcia in più agli uomini di Tedino. Per Coronado, però, il club rosanero potrà contare sul giovane Nino La Gumina. “Nino è diverso da Nestorovski e Trajkovski: hanno qualità diverse. La Gumina - spiega Coronado - attacca di più la profondità. Il mio compito da trequartista sarà quello di capire i loro movimenti per metterli davanti alla porta e permettergli di fare tanti gol. Sia Nestorovski che La Gumina, però, vogliono sempre far gol. E questa credo sia la cosa più importante. Se dovesse arrivare un nuovo attaccante ovviamente sarebbe il benvenuto, ma credo che questa squadra sia già completa e molto forte”.

Fiducia a Tedino

La cura Tedino funziona. Il Palermo – almeno per il momento – è tornato a sorridere e il Renzo Barbera presto potrebbe tornare ad essere quella fortezza che un tempo metteva terrore a chiunque. Il merito di tutto ciò non può che essere del mister. “Sono sicuro che con Tedino farò dei passi avanti. In questi due anni sono migliorato tantissimo e con l’aiuto del mister potrò migliorare ancora di più. Penso di essere un giocatore molto mobile a cui piace giocare la palla, devo migliorare sicuramente in alcuni aspetti come ad esempio calciare meglio con il sinistro. Rigori? Mi metto a disposizione del tecnico - conclude Coronado - e vedremo chi si sentirà meglio per calciarlo. Lo scorso anno a Trapani  li ho sempre segnati”.

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