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Stellone è già in bilico, a Palermo si allunga l'ombra di Delio Rossi

Il tecnico romano è sulla graticola dopo il doppio capitombolo con Salernitana e Cremonese. Sarà decisiva la partita col Foggia. Capitolo mercato, i nomi accostati con più insistenza sono quelli di Rohden, Dezi, Barrow e Calaiò

Scricchiolano le certezze, trema il primato in classifica e adesso sembra in bilico anche la posizione di Roberto Stellone. A Palermo infatti è già partito il toto-allenatore: ipotesi Delio Rossi, suggestione Mihajlovic. Ma il tecnico romano (che a Palermo ha ottenuto 13 risultati utili consecutivi) avrà ancora un’ultima chance, l’impegno casalingo col Foggia. 

Quattro mesi di buoni risutati sembrerebbero non bastare più a Stellone per poter dormire sonni tranquilli. Le due preoccupanti - quanto inaspettate - sconfitte contro Salernitana e Cremonese con i troppi infortuni rimediati nell’ultimo mese, a questo punto potrebbero anche costare caro al tecnico romano. Che dall’oggi al domani si è così ritrovato a dover preparare l’impegno col Foggia, come un classico appuntamento da dentro o fuori. Non saranno ammessi altri scivoloni, d’altronde, la panchina da queste parti scotta e scotterà sempre.

Circolano già i nomi dei sostituti: mentre Mihajlovic è prossimo a riabbracciare Bologna per subentrare al posto di Inzaghi, Delio Rossi invece valuta attentamente la situazione in casa Palermo. Situazione che riguarda non soltanto il calcio giocato, ma anche e soprattutto le tante vicissitudini societarie. Foschi non avrebbe ancora contattato l’ex tecnico del Palermo, anche perché continua a credere fortemente sul potenziale di questa squadra. 

E proprio Foschi intanto in questi ultimi tre giorni di calciomercato sarà impegnato a Milano per provare quantomeno a portare un solo innesto a una squadra decimata dagli infortuni. Difficile però per il direttore cesenate fare acquisti senza una buona solidità finanziaria alle spalle. Il momento a dir poco travagliato del club di viale del Fante è sotto gli occhi di tutti, ma Foschi, che a Cesena ha lavorato in situazioni ancora più delicate, non è nuovo a circostanze catastrofiche. Dunque ci si potrebbe aspettare di tutto, da un amarissimo gong finale a una magia dell’ultima ora. Perché Foschi è sempre più intenzionato a fare un regalo alla città di Palermo, nulla a che vedere con Gusnnarsson o con altri acquisti targati Richardson e Lee. Il ds del club rosanero cerca un rinforzo che possa realmente fare la differenza e che possa in qualche modo spegnere tutti questi mugugni.

Rohden, Dezi, Barrow e Calaiò. Sono questi i nomi accostati con più insistenza al Palermo. Per un motivo o per un altro però ognuno sembra avere più di un valido motivo per non approdare in Sicilia. Ingaggi troppo alti, incomprensioni con i tifosi e perfino titubanze sul delicato momento societario. Qualcosa potrebbe muoversi anche in uscita: Fiordilino piace ad Ascoli, Livorno e Cosenza. In stand-by invece le cessioni di Accardi e Ingegneri. 

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