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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Bagheria, pazzesco in Coppa: 8 autogol per fare uno sgarbo ai rivali

Scandalo in Coppa Sicilia, il match finisce 14-3. La squadra nerazzurra impegnata a Marsala, perde la testa e negli ultimi 5 minuti e segna a valanga nella porta sbagliata per non fare qualificare i rivali del Partinicaudace. La Figc apre un'inchiesta

Sembrava una partita normale. Quasi normale, perché a dieci minuti dalla fine la squadra di casa conduce 4-3. Tanti gol, anche non si gioca all'Azteca di Città del Messico ma sul campo del Borgata Terrenove, una frazione di Marsala, onesta squadra di Prima categoria. Una partita pirotecnica, ben giocata. I padroni di casa stanno battendo il Bagheria 4-3. Ci si gioca il passaggio al turno successivo della Coppa Sicilia.

Al Bagheria serve la vittoria per scavalcare il Partinicaudace, l'altra squadra del gironcino, al momento in testa. Incassato il rigore del 3-4 a 10 minuti dalla fine, i nerazzurri si lanciano in attacco per tentare la rimonta impossibile, ma incassano in contropiede altri due gol. Da qua in poi al Comunale di Petrosino succede di tutto. Il punteggio è di 6-3 per la Borgata Terrenove. Mancano pochi minuti. Ed è proprio a questo punto che accade l'impossibile. Il Bagheria tira i remi in barca perché sa che non può più qualificarsi. Per passare il turno la squadra marsalese dovrebbe invece fare 8 gol in 5 minuti (nella partita precedente è stata sconfitta 7-0 dal Partinicaudace). Roba da sogno.

E invece no, perché il Bagheria si accartoccia nella sua area e inizia a "massacrarsi" di autogol. Altro che Riccardo Ferri. Il suo record crolla in un attimo. Prima Lo Coco, poi Buttitta (tre a testa). Infine anche Arduino. Al 91' arriva l'ultima autorete che fissa il punteggio sul surreale 14-3 che proietta al turno successivo gli increduli giocatori della Terrenove. Autolesionismo? Tafazzismo? L'obiettivo del Bagheria - che per ora non commenta la partita-farsa - era quello di fare uno sgarbo al Partinicaudace, spettatore sul divano, che tutto si sarebbe aspettato meno che questo epilogo. Una gara che a questo punto potrebbe avere degli strascichi. Nelle prossime ore verrà aperta un'inchiesta dalla Figc.

"E' una porcheria - commenta il presidente federale Sandro Morgana - ed è evidente che apriremo un'indagine e manderemo le carte alla Procura federale, è una porcheria che merita di essere punita. Quali potrebbero essere le motivazioni? Non ne ho idea, questo andrebbe chiesto al Bagheria".

A festeggiare, tra i lilibetani (altra storia nella storia), c'è anche un certo Nino Barraco, 50 anni, matusalemme del pallone, solito numero 10 sulle spalle. Un tempo, quasi due decenni fa, giocava nel Palermo. Sembrava già vecchio ell'epoca, ma in fondo vecchio lo è sempre stato. Capelli bianchi, andatura dinoccolata, visione di gioco da grandissimo, passione senza confini, immortalità nell'anima, ed esperienza a quintali. Ma a 33 anni di distanza dal suo debutto nel mondo del calcio, Barraco una storia così ancora non l'aveva mai vista.

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