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Ascoli e Palermo zero in tutto, ma lassù ci sono i rosa

I ragazzi di Tedino non vanno al di là di un pareggio a reti inviolate. Partita brutta e senza emozioni, unico sussulto l'occasione sprecata da Rispoli a inizio ripresa. Nota positiva: la classifica. Con il ko del Perugia, Bellusci e compagni sono in testa (aspettando il Frosinone)

Zero in tutto. Qui dove il Palermo toccò uno dei punti più bassi della sua storia recente (sconfitta contro un Ascoli già retrocesso, con gol inutile di Matusiak, nel 2007) arriva un brodino insipido, utile solo a salire in testa alla classifica e mantenere l'imbattibilità. Il Palermo nelle Marche trova uno 0-0 senza neanche fare troppi sforzi. Una partita inchiodata sul risultato di parità dall'inizio alla fine, con un Ascoli decisamente accondiscendente che nulla ha fatto per cambiare le cose. Unico sussulto: il gol sprecato da Rispoli a tu per tu con Lanni a inizio ripresa. Tolto questo squillo è stato un match inguardabile. Ritmi bassi, improvvise (ma rare) accelerazioni, giocate semplici e sempre un unico copione: squadre attente a non concedere nulla all'avversario. Perché il pareggio andava bene sia al Palermo che all'Ascoli. Chissà perché, visto che mancano 36 partite alla fine. Stranezze di un pomeriggio di fine settembre.

Che le intenzioni di Tedino fossero orientate verso una partita senza rischi, in realtà bisognava intuirlo già prima del fischio d'inizio. Senza Nestorovski, squalificato, e Coronado (non al meglio) squadra disposta con un 3-5-1-1 che più prudente non si può, con il difensore polacco scuola Benfica, Dawidowicz, adattato a centrocampo. In avanti l'ex Pordenone sistema Embalo alle spalle di La Gumina. Il risultato è che il Palermo è coperto dietro e in mezzo, ma in attacco è inesistente. E' Muravski - di tanto in tanto - l'unico ad accompagnare il baby palermitano, che crea spazi ma è costretto a sbattere sui due difensori centrali ascolani. L'Ascoli è come il suo stadio: un cantiere a cielo aperto. Lavori in corso (nella panchina marchigiana c'è Maresca, ora viceallenatore) e meccanismi da rodare. Non fa bella figura Favilli, stellina con un futuro luminoso davanti, perché ha pochi palloni giocabili e viene ingabbiato dagli avversari. 

La partita è una lenta processione verso il fischio finale di Pinzani. Non succede nulla e sembra pure coraggioso cercare di inventare parole. Nel primo tempo l'unico "brivido" lo regala un fallaccio di Muravski (Tedino due giorni fa lo aveva paragonato a Nainggolan) ad Addae, che era entrato pochi minuti prima. Ammonito il polacco, illeso il ghanese. Le uniche "occasioni" in 45 minuti sono un diagonale a lato di Rispoli e un colpo di testa di Favilli parato da Posevec senza fatica. Nella ripresa sembra di assistere a un'altra partita (ma è il classico fuoco di paglia), quando Rispoli (male nel primo tempo, bene nei secondi 45 minuti) chiede il triangolo a Chochev che lo accontenta e lo manda in porta: la botta ravvicinata è pero respinta da Lanni. Poi in realtà non succede veramente più nulla. Al 70' entrano Coronado e Trajkovski per Embalo e La Gumina. La partita resta inchiodata sullo 0-0. E a sorpresa alla fine, complice anche il ko del Perugia, il Palermo si trova già in testa, seppur in buona compagnia. Aspettando il Frosinone.

Tabellino e pagelle

ASCOLI. Lanni 6,5; Mogos 6,5, Padella 6,5, Gigliotti 6, Mignanelli 6; Carpani 5,5, Buzzegoli 6, Bianchi 6 (26' Addae 6); Lores Varela 5,5 (73' De Feo 6), Favilli 5 (87' Rosseti s.v.), Baldini 5,5. Allenatore: Fiorin 6.
PALERMO. Posavec 6; Cionek 6, Struna 6, Bellusci 6,5; Rispoli 6, Murawski 5,5, Dawidowicz 6,5, Chochev 5,5, Morganella 5,5; Embalo 5,5 (70' Coronado 6); La Gumina 5,5 (70' Trajkovski 5,5). Allenatore: Tedino 5,5.
Arbitro: Pinzani 6.
Reti: -
Note – Ammoniti: Murawski, Morganella, Addae.

I migliori Today

BELLUSCI 6,5 - A sportellate chiude ogni spiffero, governando sempre senza sbavature la sua zona. Buona la sua partita da ex: proprio qui - in un Ascoli-Palermo di dieci anni e mezzo fa - aveva esordito in A.

DAWIDOWICZ 6,5 - Uomo ovunque, Tedino lo inventa centrocampista e lui - che mediano non è - se la cava, regalando piccole schegge di classe nel piattume generale.

I peggiori Today

LA GUMINA 5,5 - Inizio promettente, perché inventa, pressa e si sbatte. Poi però si affloscia e soffre la solitudine. Ne ha sempre due addosso, anche perché il 3-5-1-1 non lo agevola, e i compagni lo abbandonano, così finisce per immalinconirsi. Naturale la sostituzione dopo 70 minuti. 

EMBALO 5,5 - Le cose migliori le fa quando chiude in difesa. In avanti invece è innocuo: qualche scatto, cross sbilenchi e tanto fumo.

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