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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Palermo, gli inglesi a caccia di investitori: entro 10 giorni servono i primi 15 milioni

Al momento dietro i volti del Ceo della Global e del misterioso James Sheehan potrebbe anche non esserci nessuno pronto a tirare fuori soldi. Tre gli step che porteranno all'acquisto definitivo. Ma ecco perché in caso di promozione potrebbe essere tutta un’altra storia

I primi passi a Palermo, l’approdo a Boccadifalco, il pranzo a Sferracavallo e conferenza (che ha lasciato tanti dubbi) allo stadio. Il club rosanero - almeno sulla carta – è iniziato a essere un po’ più British, ma l’accento potrebbe ancora essere rigorosamente friulano. Perché continua a esserci tanto, forse troppo, mistero dietro la Global Futures Sports&Entertaiment e i soci che hanno rilevato la società. La conferenza – durata neanche 30 minuti – ha lasciato un po’ tutti a stomaco vuoto. Ma viene da chiedersi: per quale motivo? Questione di riservatezza o semplicemente improvvisazione? Al momento infatti sembrerebbe non esserci nessun Paperon de’ Paperoni. Mr Richardson e il resto della comitiva britannica sono tutt’ora a caccia di papabili investitori. Le uniche certezze restano solo e soltanto le prime scadenze. Fra meno di 10 giorni il Ceo della Global dovrà versare i primi 15 milioni della sua nuova gestione. E Zamparini resta alla finestra: perché in caso di promozione sarà tutta un’altra storia. Proviamo a fare chiarezza.

La nuova proprietà si presenta ma non convince

Chi ha comprato il Palermo?

A fare da cornice a un capitolo tutto tinto di giallo ci sono dei nomi, dei volti, delle "società di scopo". Le “Joint Ventures” già sentite in passato con Baccaglini altro non sono che delle società create proprio per realizzare e gestire nuovi progetti industriali o attività (in questo caso sportive) che prevedono la cooperazione di più soggetti. Gli obiettivi di una "società di scopo" possono anche non avere nulla a che vedere con le attività e gli interessi dei soggetti partecipanti. Proprio perché tipicamente vengono costituite per la realizzazione e gestione di nuovi progetti, con finanziamenti coperti interamente o parzialmente dai soci partecipanti. Vedi ad esempio il caso degli attuali ultramiliardari proprietari del Psg. Quando lo sceicco Nasser Al-Khelaïfi ha comprato il club parigino, ha deciso di incaricare un procuratore che curava i suoi personali interessi. Un vero e proprio interlocutore. Che in questo caso, in ottica Palermo, potrebbe proprio essere Clive Richardson. Al momento però dietro i volti del Ceo della Global e del misterioso James Sheehan potrebbero anche non esserci una fila cospicua di investitori pronti a sborsare milioni.

Tuttalpiù la compagnia britannica sarebbe impegnata a fare “raccolta”. Del resto è stato proprio lo stesso Richardson - nel video di presentazione trasmesso da "Pop Economy” - a ribadire di essere pronto ad accogliere nuovi investitori. Una vera e propria caccia al tesoro dunque. Si potrebbe interpretare anche così la presenza al Ristorante Delfino di Alessandro Albanese, presidente di Sicindustria, che in futuro potrebbe al fianco di altri imprenditori potrebbe anche decidere di rilevare una percentuale di quote del club. All’imprenditore palermitano – stando a quanto detto da Zamparini – sarebbe stato proposto un ruolo nel Cda, ma resta comunque più di qualche semplice dubbio: chi è stato a proporlo? La vecchia o la nuova proprietà? Anche per questo la presenza di Albanese nel prossimo Cda non è affatto scontata.

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Money, Lega e Camera di Commercio: i primi banchi di prova

Scadenze improrogabili attendono il gruppo capitanato dall’amministratore delegato della Global Futures Sports & Entertainment, Clive Richardson. Fra meno di 10 giorni infatti la compagnia britannica dovrà versare 15 milioni nelle casse del club per far fronte alla prima tranche del debito, cifra che in sostanza servirà a saldare i primi stipendi. Poi un’altra nuovamente a fine dicembre e infine l’ultima a maggio. Ma non prima di aver fatto i conti con la Lega e con la Camera di commercio. L’azionista di maggioranza dovrà per forza di cose dare comunicazione ufficiale in ambito federale rispettando dei passaggi sempre più rigidi (dei veri e propri paletti) istituiti dopo le spiacevoli vicende che hanno visto coinvolto il Parma dell’allora presidente Manenti. E intanto entro una settimana - a rigor di logica domani -  da quel famoso 30 novembre, giorno in cui si è ufficialmente sancito il passaggio di proprietà, l’atto notarile dovrebbe essere visibile alla Camera di Commercio. Un ulteriore paletto che potrebbe delineare meglio i contorni di questa vicenda.

La giornata dei nuovi proprietari | Video

Zamparini: “Farò il consulente gratuitamente”. Ma non è tutto

Prima di alzarsi per provare a lasciarsi alle spalle i suoi 16 anni di presidenza, il patron Zamparini ha confessato ai cronisti presenti al Barbera che vestirà i panni di consulente. Gratuitamente ha precisato. Eppure il cordone ombelicale con il club rosanero non sarebbe ancora stato tagliato del tutto, anzi. Perché l’ormai – sulla carta – ex patron vorrebbe comunque scontare il fatto che il Palermo a fine stagione possa approdare in Serie A. In caso di promozione infatti la valutazione del club rosanero salirebbe vertiginosamente. Vendere un’automobile adesso per pochi spicci o rivenderla a una cifra molto più sostanziosa fra qualche mese? Decisamente qualcosa di più dei 10 euro simbolici con annessi debiti. Più probabile invece che le firme di Richardson e Zamparini abbiano dato vita a un contratto preliminare, con il quale le parti in causa si obbligano vicendevolmente alla stipula di un futuro contratto definitivo. In particolare un patto di proprietà dominio: il passaggio definitivo delle quote soltanto dopo aver toccato con mano l’ultimo pagamento.

richardson-4Così, vuoi per vicende giudiziarie che per altro, l’imprenditore friulano da un lato inizierà a defilarsi (tralasciando impegni economici e di gestione) dall’altro invece resterà saldamente ancorato alla finestra, con un occhio agli inglesi e l’altro agli uomini di Stellone. Il patto di riservato dominio infatti regola l’acquisizione del diritto di proprietà condizionato al pagamento dell’intero prezzo pattuito precedentemente tra le parti. La particolarità di questa tipologia di contratto risiede proprio nella possibilità di acquistare un bene mediante un pagamento a rate (con la possibilità di godere di esso fin da subito) assumendosi però rischi relativi ad eventuali danneggiamenti o perimenti del bene stesso. Ma ottenendone comunque la proprietà effettiva solo e soltanto dopo aver rispettato il pagamento dell’ultima rata e quindi con l’esatta corresponsione del prezzo stabilito. Se questo non dovesse accadere, ecco che la società potrebbe ritornare nelle mani di Zamparini. 

Orlando: "Sono il sindaco ma non sono stato informato"

La replica a Leoluca Orlando

Intanto l'ex patron ha voluto replicare alle parole di Leoluca Orlando. "Un corretto rapporto istituzionale e formale avrebbe voluto che si informasse il sindaco del passaggio di proprietà", queste in soldoni le parole del primo cittadino. "Apprendo le dichiarazioni di Orlando e mi risultano incomprensibili - dice invece Zamparini -. La prima persona che voleva incontrare la delegazione inglese era proprio il sindaco Orlando ed avevamo incaricato Alessandro Albanese di fissare un appuntamento per le 13 di ieri. Lo stesso Albanese ci ha riferito che Orlando, dispiaciuto, ha dovuto declinare per problemi di famiglia. Ho appena inviato un messaggio ad Orlando per chiedere un chiarimento su quanto accaduto”.
 

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