Alla Zisa cosa fotografano i turisti? Le discariche
La scorsa settimana, intorno alle 14, un pullman scoperto percorreva via Contessa Giuditta, strada che sbocca davanti al parco e Palazzo della Zisa e, pur non avendo davanti nessun veicolo, si è fermato all’angolo con la via Paolo Amato, consentendo così ai turisti di scattare foto ricordo della discarica esistente, che viene alimentata giornalmente con altri rifiuti quali gli immancabili materassi, le new entry frigoriferi, poltrone, porte, infissi e quant’altro. Voglio pensare che non sia stata iniziativa dell’autista, fatto di gravità inaudita, ma piuttosto una “richiesta” dei turisti i quali, dall’alto del mezzo scoperto, hanno avuto una ottima visuale della discarica, di cui invio una foto che non la contiene tutta per dimensione. All’incrocio con via Guglielmo il Buono rallentamento per mezzi provenienti dalla medesima via, e immancabile altre foto alla mini discarica all’angolo di Via Silvio Pellico, della quale allego foto dell’unico “pezzo” rimasto (un materasso) poiché cassettiera e altri complementi di arredo stamattina sono scomparsi per merito di qualche robivecchi.
Il pullman ha fatto scendere parte dei turisti al palazzo della Zisa ed ha proseguito, immagino per il Convento dei Cappuccini, passando così da via Eugenio l’Emiro dove avranno potuto ammirare e fotografare altri frigoriferi e divani davanti all’ufficio postale. Nel percorso di ritorno i pullman, scoperti e non, percorrono in senso opposto la via Contessa Giuditta e devono svoltare per via Contessa Adelasia dove avranno potuto ammirare e fotografare altra discarica di cui allego foto, e poi svoltare in Corso Finocchiaro Aprile, restando impelagati nelle auto in terza fila e in quelli che ormai sono diventati market all’aperto di frutta, scarpe, pane, ortaggi, abbigliamento, tutti rigorosamente schierati a bandiera in mezzo alla carreggiata, sulle strisce pedonali e sui marciapiede.
Questa gente, stranieri o italiani che siano, porteranno a casa immagini dell’ignobile degrado in cui è sprofondata la città, pomposamente esaltata da un sindaco megalomane e parolaio. Il quartiere Zisa è sommerso da sporcizia e degrado; strade invase da venditori abusivi che marcano il territorio con ante di armadio e vecchie porte, discariche di mobili ed elettrodomestici, marciapiedi costellati di escrementi, cartacce, bottiglie vuote e una quantità incredibile di volantini pubblicitari. Almeno mettiamo la polvere sotto il tappeto, pulendo le strade che, come quelle citate, costituiscono il percorso dei mezzi che portano turisti ai monumenti cittadini.