Palazzo Bordonaro, Guggino fatiscente e decadente in una piazza di rara bellezza
E' veramente mortificante la vita per i tour operator che portano in giro i tanti turisti che arrivano a Palermo durante tutto l'anno, attirati dalla innegabile bellezza della nostra città. Sono, infatti, costretti a destreggiarsi fra la descrizione dei tantissimi beni monumentali del nostro magnifico centro storico ed i cumuli di spazzatura presenti ad ogni angolo, perfino di fronte alla Cattedrale o a ridosso del Palazzo delle Aquile. A proposito della piazza su cui si affaccia il Palazzo di città, sicuramente la piazza più bella di Palermo, alcuni turisti hanno fatto notare ad un nostro amico tour operatore la situazione del palazzo Guggino Chiaramonte Bordonaro, che sorge proprio di fronte alle finestre del nostro Primo Cittadino.
In particolare hanno lamentato la presenza di persiane fatiscenti e sconnesse che sembrerebbero in procinto di cadere sulla piazza sottostante, come mostrano le foto. Inoltre appaiono veramente vergognosi altri particolari, puntualmente immortalati dai turisti, come ci ha riferito il nostro contatto, come l'allaccio idrico con tanto di tubi volanti, lasciati in bella vista sul basolato e che penzolano dall'antico palazzo nel cuore della città, i tubi in politilene pendenti in modo disordinato dalla facciata settecentesca,con i balconi privi di basamento, mentre gli eleganti ferri sono arrugginiti ed in parte staccati dai supporti. Tutto questo, ribadiamo, proprio sulla piazza consacrata al potere civico. In una delle piazze più belle d'Italia tutto questo degrado è inconcepibile.
Verso la fine degli anni '90 fu iniziato il restauro del palazzo ad opera dell'architetto Palazzotto, poi interrotto ed ancora non portato a termine a causa di una burocrazia che non sembrerebbe mai essere al servizio della città e del cittadino. Non importa che da anni vi siano lavori in corso, che la proprietà sia privata o meno, o sottoposta ad amministrazione giudiziaria, visto che si tratta, in ogni caso, di un bene sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza (D.D.S. n. 2776 del 15/11/2012). Il danno d'immagine per la città è incommensurabile, mentre sembrerebbe che vi siano pericoli per la pubblica incolumità, come si evince dalle eloquenti immagini, e la tutela della salute pubblica è uno dei principali doveri dei nostri amministratori. Ricordiamo infine che ai sensi dell'art. 733 cod.pen. è previsto l'obbligo per chi ha la disponibilità del bene di prevenire ed evitare ogni forma di danneggiamento e di fare ciò che è opportuno per la salvaguardia del bene stesso.
Associazione Comitati Civici Palermo Giovanni Moncada