Monte Pellegrino immerso nel degrado, icona di Palermo: lettera a Orlando
L'Associazione Comitati Civici di Palermo, dando voce all'indignazione di molti cittadini, ha deciso di sottoscrivere una lettera indirizzata al Sindaco Leoluca Orlando per reiterare a gran voce la richiesta di eliminare la discarica a cielo aperto che deturpa orrendamente il belvedere di via Monte Ercta, sul Monte Pellegrino. I cittadini ricordano, tra l'altro, al Sindaco l'importanza strategica per il turismo di questo sito, meta obbligata dei turisti per la sua incomparabile bellezza, ma sfregiato da cassonetti e rifiuti sparsi per centinaia di metri, che mortificano l'intera città su cui si affaccia.
Giovanni Moncada
Associazione Comitati Civici di Palermo
Pregiatissimo Prof. Leoluca Orlando
Sindaco di Palermo,
Questa che Le scriviamo non è la solita lettera di protesta per tutte le cose che non vanno nella nostra città e di cui Lei è ben consapevole. Siamo un gruppo di cittadini, che aderiscono all'Associazione dei Comitati Civici di Palermo che si rivolge a Lei, nostro Sindaco e uomo di cultura, per esprimere il proprio dolore e per gridare basta!
Ci sentiamo offesi ed umiliati di vivere in una città sporca e disordinata, sfregiata dai rifiuti e dal degrado, immersi nel disordine e nella sporcizia che annientano la nostra carica vitale e ci rubano la speranza di una vita normale e dignitosa.
Attraverso i social, che Lei sicuramente non ignora, migliaia di concittadini come noi esprimono quotidianamente la loro indignazione, perché non siamo tutti incivili, professore Orlando, piuttosto siamo ostaggio di una minoranza di barbari, che agisce sicura della propria impunità, nonché di un'azienda, la RAP S.p.A., che ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di assicurare i servizi basilari alla nostra città.
Ma il motivo per cui adesso stiamo scrivendo a Lei, già consapevole di quanto stiamo affermando, riguarda il degrado che ha colpito il nostro Monte Pellegrino, icona di Palermo nel mondo, nonché luogo "sacro" per noi palermitani, orgogliosi di possedere un promontorio decantato dai poeti, da tempo trasformato anch'esso in una discarica a cielo aperto.
Per noi è un colpo al cuore salire sui tortuosi tornanti di via monte Ercta per raggiungere il belvedere affacciato su un panorama mozzafiato, come pochi ne esistono al mondo, e rimanere sconvolti dalla vista dei rifiuti sparsi ovunque, dentro e fuori i cassonetti, che qualche incompetente funzionario ha pensato bene di collocare nello spiazzo, al posto delle panchine.
Il contrasto stridente fra la meraviglia della natura e lo squallore profondo del luogo in cui sostare per ammirare tanto splendore provoca un disagio intollerabile. Come intollerabile è il senso di vergogna nei confronti dei tantissimi turisti, per i quali questa rappresenta una meta irrinunciabile , in quanto consente di ammirare la nostra città da una prospettiva unica, insieme alla sua spettacolare spiaggia di Mondello.
Abbiamo segnalato tante volte questa discarica a cielo aperto di via Monte Ercta, e la situazione, che riveste una gravità inaudita, è rimasta invariata, per motivi a noi sconosciuti. Un'Amministrazione saggia non può e non deve consentire questa vergogna nei confronti non diciamo di noi cittadini, che stiamo evidentemente poco a cuore alle Istituzioni, ma nei confronti della nostra unica ricchezza costituita dal turismo, incrementato notevolmente dalla recente chiusura del porto di Tunisi alle navi da crociera, che adesso fanno tappa nel nostro porto.
Non possiamo permetterci di sprecare questa occasione e consentire ai nostri ospiti di affacciarsi sulla nostra città in mezzo ai rifiuti! Tutti i luoghi meritano rispetto, ma i cassonetti non dovrebbero essere collocati in zone così prestigiose per la loro bellezza e strategiche per il nostro turismo. Bisogna rimuoverli, ripulire il sito, dotarlo di panchine ed organizzare frequenti controlli, al fine di reprimere i comportamenti che danneggiano non solo il singolo luogo, ma l'intera nostra città. Siamo sicuri che Lei, cittadino innamorato della propria città, come noi, vorrà darci un riscontro.
Associazione Comitati Civici di Palermo
f.to
Giovanni Moncada, Leonardo Canto, Anna Maria D'Amico,Giuseppe Chianchiano, Fabio Busellini, Antonio Sciortino,Giuseppe Vacanti, Tony Enea, Rita Nangano Cappello, Mario Pecoraro, Claudio Rancati, Giuseppe Trapani, Carlo Tranchina, Salvatore Lo Giudice, Stefano Drago, Michele Curcio, Roberto Scaffaro, Fulvio Scimè, Rosalba Urso, Vincenzo Cinà, Marco Salerno, Federica Lo Verso, Giovanni Puccio,
Cino Dario Saia, Andrea Saluti, Luciana Mangano, Salvatore Cunsolo, Stella Sonia Parrilli, Domenico Di Chiara, Maria Bianca, Daniela D'Amico, Mauro Leone, Caterina Ruvolo, Giusi Barbera, Gaetano Rubino, Enrichetta Chiantia, Giuseppe La Versa, Giovanna Valenti, Rosalba Paternostro, Cetti Nobile, Chiara Ingargiola, Giuseppe Barbanera, Edoardo Ancona, Maria Teresa Fiorentino, Daniele Chiovaro, Giacomo Sergio,Luca Moncada, Mario Monreale, Silverio Aluzzo, Daniela Di Natale, Roberto Mancuso, Livia Armanno, Francesca Battaglia, Piera Barcellona, Donata Donato, Mariella Esposito, Katia Matranca, Valeria Cascavilla, Maria Grazia Sammaritano, Carli Maggiore, Pietro Randazzo, Linda Brusca, Gabriella Iannaimi, Maria Caprera, Andrea Nigro, Fabiola Landino, Michele De Caro, Valentina Franzone, Rosario Elio LaPlaca, Liliana Rao, Vincenzo Mangano, Silvio Biondo, Valeria Cinà, Rosaria Colajanni, Diego Lupo, AntonioMescolo, Luigi Minafò, Rosalba Lo Vico, Gandolfo Farinella, Angelo D'Amico, Gaetano Palummeri, Gaetano Zauer, Giulio Valdes, Amedeo Caporrimo, Maria Mrasà, Letizia Perricone, Gilda Salemi, Maurizio Foti, Giuseppe Ingargiola, Maria Carmela Renna, Roberto Matta, Roberto Macaione, Giovanna D'Angelo .
Palermo 30 aprile 2015