Monreale, il cassonetto che disturba il sonno
Sicuramente, leggendo il titolo, starete pensando "ma cosa c'entra un cassonetto con il sonno dei Cittadini?", bene, ve lo racconto: lo sgangherato cassonetto in oggetto, al quale, come potete ben notare, mancano due ruote, le quali risultano essenziali per lo svuotamento e la pulizia dello stesso, mancano ormai da mesi e così, di buon mattino, diciamo alle prime ore dell'alba, i residenti di via Antonio Veneziano, zona "ferro", centralissima arteria di transito situata a pochi metri dal Duomo, vengono svegliati dagli Operatori dell'Azienda Ecologica Mirto di San Giuseppe Jato che, a Monreale, ha avuto assegnato l'onere di ripulire la Città.
La situazione che segnalo, è emblematica perchè mi chiedo "come mai la polizia municipale che transita giornalmente nella zona con le fiammanti auto che di recente le sono state assegnate, non lo nota e non lo segnala?" ed ancora "come mai alcuni Componenti la Giunta del sindaco Capizzi, i quali risiedono a pochi passi da detto luogo non lo notano" ed infine, credo questa sia la parte, per molti versi, più scottate e che la dice lunga su una certa assuefatta rassegnazioni inerente le problematiche della Città " come mai i Cittadini che, come noi, risiedono nella zona, non segnalano al Sindaco, alla PM, all'Assessore al ramo ed agli stessi Operatori dell'Azienda preposta alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, detto cassonetto, ormai sgangherato che fa sobbalzare dal letto, giovani, anziani e bambini?".
Eppure, non molto tempo fa, la Giunta guidata dal sindaco Pietro Capizzi, stanziò una somma di danaro e la destinò all'acquisto di nuovi cassonetti, sui quali chiediamo lumi e dei quali tanto vorremmo conoscere la dislocazione assegnata.
Rosario Lo Cicero Madè