Il lungomare di Mondello e il marciapiede invaso dalle bancarelle (abusive)
Complici la bella giornata di sole e il carnevale, domenica 16 febbraio una notevole quantità di palermitani ha scelto di trascorrere la giornata a Mondello, salvo poi, rendersi conto di avere fatto una scelta “azzardata”. Mondello, si sa, è un borgo marinaro tra i più belli d’Italia. Soprattutto dista pochissimi chilometri da Palermo e pertanto da sempre Mondello è dei palermitani. Tuttavia ieri, quella che , per chi scrive, doveva essere una piacevole passeggiata, si è trasformata in una stressante gimkana tra le bancarelle. Queste, gestite quasi tutte da extracomunitari, occupano praticamente la metà del marciapiedi del lungo mare in quasi tutta la sua lunghezza. Nel tratto di fronte la piazza del paese poi, quando il marciapiedi si allarga diventando piazzola, troviamo un’area di circa 30mq, con a terra diversi lenzuoli sopra i quali sono esposte centinaia di borse.
E ancora file di bancarelle. Osservando questa fiumana di persone, famiglie con passeggini, bambini al seguito di genitori e nonni, ragazzi in tenuta sportiva costretti a procedere in fila indiana nei 2 sensi di marcia a causa dello spazio più che dimezzato e a fare saltelli nella’area occupata a terra dai lenzuoli sui quali viene esposta mercanzia varia, la domanda sorge spontanea: ma perché questi ambulanti possono appropriarsi del suolo pubblico. Perché ai palermitani viene sottratto il diritto di muoversi agevolmente. Perché alcuni ambulanti, quelli regolari, pagano le tasse. Perché, soprattutto, viene tollerata questa forma di illegalità che è diventata sempre più sfrontata e arrogante. Sia chiaro, questo nulla ha a che vedere con qualsivoglia forma di intolleranza razziale.
Gli ambulanti in questione sono quasi tutti extracomunitari. Ma poco importa. Se fossero locali lo sdegno rimarrebbe uguale. Semplicemente manca il controllo del territorio. Ma dove sono i vigili urbani? Sarebbe opportuno che il sindaco di Palermo, notoriamente votato all’accoglienza e alla tolleranza, prendesse in considerazione anche le legittime istanze dei palermitani. Il rispetto delle regole e della legalità è ( o dovrebbe essere) un principio inderogabile e non trasformarsi, a seconda dei casi, in un principio oggetto di discrezionalità. Sarebbe opportuno pertanto restituire il lungomare ai palermitani e ai numerosi visitatori che in ogni stagione sono presenti ed eventualmente prevedere delle aree nelle quali concedere degli spazi a questi ambulanti senza che creino intralcio.