Lettera al sindaco Orlando
Riceviamo e pubblichiamo:
Esimio Sindaco Orlando,
so da fonti certe che Lei ascolta davvero i suoi concittadini, pur non apprezzando la sua ideologia politica, mi dicono che Lei è un uomo vecchio stampo, di quelli per cui una stretta di mano vale più di mille promesse o di un atto notarile. Vorrei esporLe le mie perplessità riguardo alla Nostra città e al futuro di essa che si intreccia con quello dei Nostri giovani.
Faccio parte della fascia under 30 della popolazione palermitana e forse Le sembrerà assurdo ma vorrei sposarmi e metter su famiglia proprio nella nostra città. Probabilmente Lei penserà: "Che idea bislacca, voler crescere un figlio (anzi una figlia, perchè questa stupenda creatura esiste già!) proprio qui, a Palermo, con tante città con meno disoccupazione,meno spazzatura per le strade, meno tasse, meno delinquenza, meno...!"
Eh no, Illustrissimo Sindaco, io voglio crescere mia figlia qui, vedere questa Palermo retrogada diventare di classe A+++, basta consumi smisurati e inadeguati alle richieste, basta con super bollette, tasse sui rifiuti inutili perchè il problema della spazzatura sta nell'azienda che se ne occupa...nei suoi vertici, forse dovreste iniziare una pulizia delle menti?
Sa che in Austria l'azienda che si occupa della nettezza urbana, paga il comune per occuparsi dei rifiuti? Già perchè la spazzatura è oro, e non solo per la mafia, anche per imprenditori che sfruttando la differenziata, divenendo capaci di dare nuova vita al rifiuto e di immettere nel mercato prodotti generati da ciò che i cittadini riciclano. Il tutto avviene GRATUITAMENTE.
Mi sono chiesto come mai al mondo esistano ben 40 luoghi denominati Palermo, soprattutto l'America ha scelto il nome della nostra città, immagino l'abbia fatto per la nostra storia fatta di commercio, eclettismo, per le dominazioni che si sono susseguite, lasciando una ricchezza culturale UNICA. Non abbiamo nulla da invidiare a Roma, i nostri monumenti, così differenti per stile e civiltà, dovrebbero essere la punta di diamante della Sicilia. Eravamo il porto del mondo antico, rimembra?
Apprezzo il Suo tentativo di far diventare Palermo capitale dello Sport 2016, ma prima di pensare allo sport non potrebbe volgere il Suo insigne sguardo verso altre problematiche? Ci si dovrebbe concentrare sulla creazione di nuovi posti di lavoro, non sarebbe bello, per una volta, CREARE invece di copiare un'iniziativa fatta ad hoc per Palermo? Abbiamo tanti giovani pieni di idee, perchè non si parla di più dei fondi per le Start Up? Perchè per venirne a conoscenza ho dovuto "spulciare" minuziosamente bandi regionali di cui nessuno parla?
Perchè non ci sono iniziative per le aziende che assumono nuovo personale che partono dal Comune? Perchè si deve ASPETTARE lo Stato o l'Unione Europea? Perchè ci siamo dimenticati di essere una Regione a Statuto Speciale, perchè non sfruttiamo la possibilità di deliberare leggi statutarie, perchè ci siamo dimenticati come si fa la STORIA? Che l'eclettismo culturale si sia trasformato in mero opportunismo per i singoli?
Ora che scrivo, la città è illuminata da mille magnifiche luci, si sente già il profumo salino del mare nell'aria, affacciato guardo quel mare cupo che ogni giorno diventa speranza per gli emigrati, la nostra isola è di nuovo un porto sicuro, ma non ci si occupa più di merci, è una vera e propria tratta degli uomini.
Proprio oggi una nuova manifestazione per gli operatori della 4U, fino a poco tempo fa nelle strade protestava Accenture, non Le sente le nostre voci Sindaco? La delocalizzazione dei call center in Albania Le sembra corretta? Faccia qualcosa, esiga una multa per le aziende che licenziano in massa i suoi concittadini e con questi soldi sovvenzioni un credito alle imprese, il ritorno ai vecchi mestieri attraverso corsi che davvero insegnino un mestiere: fare il pane, cucire...ci sarà sempre bisogno di queste figure, il ritorno alla terra, coltiviamo, abbiamo il clima e le terre adatte!
Le possibilità sono molteplici, c'è bisogno di un ritorno al cittadino, all'ascolto sociale per il sociale. Per cosa vuol essere ricordato Lei, Spettabilissimo, Sindaco? Ricorda i bei tempi dell'università, dei Suoi primi passi politici? Quando era pieno di aspettative e sogni? Quanti sogni ha dovuto accantonare per arrivare dove siede adesso? Quante brave persone ha visto ritirarsi dalla politica perchè non erano disposte a scendere a compromessi?
Mi dicono che per arrivare in politica ci si debba "sporcare" le mani, accettare pazientemente e non calpestare i piedi di nessuno che valga. Ora che colui "che vale" è Lei, non è arrivato il momento di una rivalsa dei suoi sogni? Ho bisogno di credere che non tutto è perduto, vorrei sposarmi presto nella mia città, dire che sono fiero della mia scelta e non farmi prendere per stolto da tutti gli amici che hanno abbandonato la famiglia e Palermo per fare i camerieri a Londra, i contadini in Australia, i lavapiatti in America. Vorrei rispondere:
"Sta cambiando, guardate cosa vi state perdendo!"