Divieti e scarichi fognari, la Pro Loco Romagnolo chiede un intervento risolutivo
E' delle ultime settimane, come si evince in foto, il cartello nuovo di zecca posto all"entrata della spiaggia libera di Romagnolo che indica il divieto di balneazione per inquinamento. Posto che negli ultimi anni l"arenile è stato rivalutato e letteralmente preso d"assalto dai bagnanti, e che per circa 4 anni il portale acque del Ministero della Salute in seguito a prelievi effettuati dava per balneabile il tratto, annunciato anche nel 2017 in piena campagna elettorale dal Sindaco Orlando che dichiarava "renderò balneabile la costa sud", ad oggi purtroppo, assistiamo imponenti non solo al ripetersi del mancato intervento sullo sbocco fognario posto di fronte via Diaz e che continua a riversare di tutto fra la cecità delle istituzioni, ma anche in virtù di ciò alla mortificazione di dover subire l"ennesimo smacco dovuto alla mancanza di tale intervento con l"installazione del cartello di divieto, dovuto ovviamente allo scarico stesso.
La Pro Loco Romagnolo, per bocca del suo Presidente Giovanni Colletti, del gruppo dirigente e dei suoi iscritti, chiede a gran voce che si dia finalmente seguito alla chiusura di tale scarico con la conversione allo sbocco fognario del depuratore di Acqua dei Corsari, e che finalmente si possa pensare ad una seria ed incisiva opera di rivalutazione dell"arenile di Romagnolo, che è capofila dopo S. Erasmo della litoranea chiamata Costa sud che si estende per oltre 7 km e che è la cartolina di benvenuto nella città.In una nota la Pro Loco Romagnolo invita una volta per tutte l"amministrazione comunale a impegnarsi a mettere in atto tutte quelle iniziative volte al miglioramento di quello che un tempo fu definito il mare di Palermo, mortificato negli anni a causa di una politica miope che ha fatto sì che secoli di storia finissero nell"oblio.
Rivalutare Romagnolo e in generale la costa sud con la chiusura degli ultimi scarichi esistenti, dichiara il Presidente Colletti, porterebbe indubbiamente benefici anche sotto il punto di vista turistico, in una zona ad alta densità monumentale che potrebbe essere da volano per chi, in un territorio votato all"abbandono, vorrebbe venire ad investire cambiando il volto di questo tratto di città. Auspichiamo a emergenza covid finita un incontro fra le parti interessate dove anche la Pro Loco vorrà essere partecipe per porre fine a questa spina nel fianco,nella speranza che presto al posto di cartelli di divieto si possa far posto a inviti al soggiorno turistico per chi vorrà riscoprire questa parte di città che racchiude nel suo territorio beni monumentali non secondari quali il Ponte dell"Ammiraglio, il Castello di maredolce, la casa natale di Padre Puglisi etc.