La chiesa di San Giuseppe dei Teatini: un gioiello nello scorcio più barocco di Palermo
Incastonata nello scorcio più barocco di Palermo sorge la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini che è un vero e proprio esempio di questa corrente artistica in Sicilia. Nel 1612 cominciò la costruzione dell’edificio secondo un progetto di Giacomo Bosio ma fu consacrata nel 1677. Bellissima la facciata come del resto la cupola ad opera di Giuseppe Mariani da Pistoia e il campanile di forma ottagonale questa chiesa rientra in una delle meraviglie più conosciute del capoluogo siciliano. La magnificenza che si trova agli interni dell’edificio sono davvero unici: protagonisti indiscussi sono i marmi grigi, le imponenti colonne che conservano affreschi in tutta la navata centrale dipinti da Tancredi e dal fiammingo Velazques. Senza fiato lasciano le opere di Marabitti, Pietro Novelli e gli affresci di Borremans. L’altare, dedicato a San Gaetano, è arricchito da quattro colonne marmoree color porpora e l’altare centrale è decorato in bronzo. Nella cripta si trovano gli scheletri architettonici della chiesa precedente cioè quella della Madonna della Provvidenza. Entrando da Via Vittorio Emanuele, disposte a destra e sinistra, si trovano le acquesantiere in marmo nocciola sostenute da due angeli in marmo bianco che presentano alle spalle delle nuvole. La chiesa è composta da tre navate divise da 14 colonne in marmo grigio, nei pennacchi degli archi sono raffigurati i dodici apostoli dipinti da Antonino Manno. Sulla cornice della navata centrale si trovano la volta a botte ornata da stucchi di Paolo Corso e affreschi di Filippo Tancredi che rappresentano tutte scene tratte dalle vita di San Gaetano. Le navate laterali stupiscono tutti i visitatori in quanto si trovano delle cappelle decorate con marmi policromi e stucchi che raffigurano cherubini, vegetali e decorazioni assai delicate.