La raccolta al Cep, operatori Rap lavorano tra minacce e prevaricazioni
Volevo denunciare vari episodi gravissimi che passiamo noi operatori Rap, abbiamo paura giorno per giorno ad espletare il servizio della pulizia campane al Cep. Più di una volta hanno cercato di entrare nei mezzi di raccolta per rubarci borselli, cellulari e tanto altro per non parlare delle minacce subite per costrongerci con prepotenza il ritiro dei rifiuti ingombranti mentre stiamo espletando altro.
L'ultimo episodio che mi è successo personalmente: stavo rimuovendo col la pala i rifiuti usciti dal sacchetto ripulendo la campana, erano le 7 di mattina, si avvicina un omone con furgone, si ferma e mi dice: "Pigghiati sti sacchi ca'". Senza buongiorno, nè per piacere. Con la presunzione che io glieli levassi, si trattava di due sacconi enormi e pesanti. Allorché gli rispondo educatamente: "Intanto non è orario di conferire i rifiuti e poi per piacere faccia lei perché sto facendo altro".
Lui indispettito scende dal furgone prende i sacchi e me li butta per terra facendo fuoriuscire il rifiuti sporcando nuovamente il lavoro fatto il precedenza e mi dice: "Accusi' ti piace?". Io non dico niente ma faccio un cenno con la testa di disapprovazione. Lui mi guarda e mi dice: "kuro' un tistiare picchi' già ma cacatu a m... ti fazzu a facci tanta". Questo è uno degli episodi che dobbiamo sopportare noi operai. Chiedo dei controlli piu adeguati al Cep perché siamo stanchi di subire e stanchi di aver paura di non tornare piu a casa dalle nostre famiglie per colpa di gente che non ha niente da perdere.
Fabio Licata, amministratore del gruppo Facebook "La Rap siamo noi"