"Basta usare il cellulare in auto", comitato scrive a Orlando e Messina
Riceviamo e pubblichiamo:
Al comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina
Al sindaco Leoluca Orlando
Siamo un gruppo di cittadini palermitani, membri dell'Associazione Comitati Civici di Palermo, esasperati dall'anarchia e dall'illegalità che dilagano, indisturbate, in tutti i settori della nostra città, alimentate dalla mancanza di controlli e di sanzioni adeguate. Ci rivolgiamo a Lei, istituzionalmente incaricato di vigilare sulla nostra sicurezza, per portare alla Sua attenzione uno dei comportamenti che più ci preoccupano, l'uso del cellulare durante la guida, in quanto si tratta di un fenomeno che ha assunto proporzioni veramente preoccupanti, visto che lo pratica il 90%, almeno, dei guidatori.
Lei sa bene come un momento di distrazione alla guida possa causare conseguenze gravissime per i pedoni e per chiunque viaggi su due o quattro ruote. Il dilagare di questo uso selvaggio e compulsivo di cellulari e smartphone ha causato i negli ultimi tempi innumerevoli incidenti, visto che l'abitudine di parlare con il cellulare incollato all'orecchio o digitare messaggi durante la marcia, è ormai consolidata fra tutte le fasce di cittadini e cittadine di qualsiasi età. Poiché esistono norme di legge ben precise che vietano questa pratica , norme che Lei conosce benissimo, noi cittadini Le chiediamo a gran voce di intervenire con fermezza per debellare questo comportamento criminale, nel pieno rispetto delle norme del Codice della Strada.
Le contestazioni possono essere elevate, come Lei sa, anche mentre gli agenti della polizia municipale sono in auto e stanno guidando, come ha stabilito la Cassazione, che dà «fede privilegiata» a «tutto quanto il pubblico ufficiale affermi avvenuto in sua presenza, con la conseguenza che anche nelle ipotesi in cui si deducano sviste o altri involontari errori o omissioni percettive da parte del verbalizzante, è necessario proporre querela di falso». La Corte di Cassazione ha recepito la gravità inaudita di questa violazione del Codice della Strada, tant'è che, con altra sentenza ha rigettato il ricorso per motivazioni di "grave necessità e stato di pericolo" addotte da un guidatore multato per avere usato il cellulare durante la guida. L'orientamento della Cassazione è quello di non giustificare in alcun modo chi, con il suo scellerato comportamento può mettere in grave pericolo la sicurezza della cittadinanza, provocando danni irreparabili. Speriamo che anche la nostra Polizia Municipale si attenga al rigore manifestato dalla giustizia.
Distinti saluti.
Giovanni Moncada, Leonardo Canto, Anna Maria D'Amico, Lucia Mangano, Francesco Foti, Antonio Ricupero, Ninni Enea, Stella Sonia Parrilli, Luigi Bocca, Emanuele Cafiso, Giovanni Puccio, Amedeo Caporimo, Antonio Sciortino, Gambino Andrea, Domenico Cinà, Giacomo Sergio, Giusy Alaimo, Andrea Ducato, Vincenzo Cinà, Gabriele De Felici, Luciana Alioto, Claudio Perna, Giuseppe Chianchiano, Antonio Scarlata, Andrea Casamento, Roberto Matta, Amelia La Mantia, Roberto Cafiso, Michele Garofalo, Stefano Drago, Federica Aluzzo, Giusi Barbera, Fulvio Scimè, Maurizio Tusa, Fabio Patricolo, Valeria Moncada, Silverio Aluzzo, Maria Grazia Valdes, Cinà Valeria, Anna La Cavera, Donatella Donato, Michele Curcio, Vincenzo Mangano, Nicoletta Cappello, Maria Teresa Fiorentino,Cetti Nobile, Piera Barcellona, Daniela D'Amico, Marco Salerno, Mauro Salermo, Giorgia Zinni, Domenico Di Chiara, Fabio Busellini, Roberto Scaffaro, Sara Romano, Angela Tusa, Antonio Pecorella, Antonio Marraffa, Franco Stassi, Daniele Stellino, Salvatore Saieva, Rosalba Urso, Cetty Sinopoli, Fabio Cacioli, Orazio Sanfilippo,Pino Bertoldo, Ninni Enea, Giusi Barbera, Rosario Trapani, Sergio Internicola, Alessandro Leone Parisi, Antonella Salamone, Mario m. Spina, Rosario Trapani, Antonio, Raffagnino, Antonella Cangelosi, Giovanni Mazza, Antonio Gialombardo, Annalisa Unti, Rosanna Volante, Mario Monreale, Alessandro Ferrara, Marina Montalbano, Lopane Francesca, Paola Gatto, Orazio Sanfilippo, Giovanni Pecorella, Giusy Barbera, Rosario Trapani, Claudio Cammarata, Salvatore Licata , Daniela Mannone