Cefalù, emergenza loculi al cimitero comunale
Riceviamo e pubblichiamo:
Da qualche anno ormai a Cefalù è diventato sempre più difficile garantire il riposo eterno ai propri cittadini. Difatti la carenza di loculi ormai cronica, aveva portato qualche tempo fa il sindaco Rosario Lapunzina a prendere una decisione coraggiosa quanto discutibile: limitare il diritto alla sepoltura nel camposanto della cittadina normanna ai soli deceduti che in quel momento risultavano residenti nella Perla del Tirreno, frustrando quindi i desideri di tutti quei cefaludesi che, per ragioni lavorative o di affetto, si erano allontanati dal borgo natio sperando di ritrovarlo nell'abbraccio eterno.
Da maggio 2014 la situazione si è fatta più complicata, arrivando alla saturazione dei loculi già nei primi giorni del mese e procedendo alla sepoltura temporanea presso cappelle private. Tale provvedimento non ha però goduto del favore dei più in quanto i familiari dei defunti si trovano costretti a rivivere un momento certamente doloroso. Inoltre i costi per l'estumulazione, la successiva tumulazione e l'acquisto di un'ulteriore cassa di zinco dove alloggiare il feretro restano a carico dei parenti dei defunti.
Durante quei giorni l'amministrazione, per far fronte alla necessità, aveva quindi dato impulso alla realizzazione di 50 loculi. A distanza di pochi mesi il problema è tornato a bussare alla porta del municipio, col cimitero nuovamente saturo. Una situazione adesso drammatica ma purtroppo assai prevedibile partendo da dati demografico-statistici sufficientemente certi. Il tasso di mortalità a Cefalù risulta essere pressoché costante attestandosi al 6.25 per mille, ovvero circa 90 morti ogni 365 giorni. Alla luce di questo dato, la realizzazione di appena 50 loculi - pianificata dall'amministrazione che nel frattempo ha visto cambiare l'assessore al ramo - appare solo un tampone alla criticità che infatti si è riproposta diventando emergenza.
Davide Bellavia