Il bar del Bivio: dal sequestro all'abbandono
A quasi un mese dal flash mob di denuncia davanti al Bar del Bivio di Emanuela Alaimo, posto sotto sequestro dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo D.ssa Silvana Saguto, oggi sollevata dall'incarico a causa dello scandalo che l'ha coinvolta, la situazione sembrerebbe non essere assolutamente cambiata se non in peggio.
Affidato in gestione con regolare contratto di affitto nel 2010 a Marco Arena, dopo appena 4 anni l’immobile viene sequestrato perché ritenuto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo nella disponibilità economica del padre, Salvatore Arena, imprenditore ritenuto vicino ai boss del clan di Villabate.
Così, lo storico Bar del Bivio viene affidato a un amministratore giudiziario, tale avvocato Di Rosa, che lo prende in carico nel luglio del 2014 e lo chiude a gennaio 2015 perche il fornitore di energia elettrica stacca la spina per morosità. Significativo il foglio affisso al vetro dal 21 gennaio scorso, con su scritto “chiuso per inventario”. Inevitabilmente conseguente la sua distruzione a opera dei vandali. Oggi, come rappresentano le immagini, il sito versa in totale stato di abbandono.
«Vista l’attuale situazione – tuona la Alaimo, oggi presidente del “Coordinamento vittime del racket e dell'usura” – chiedo di poterlo riavere per potere continuare a portare avanti il sogno che fu prima dei miei genitori, poi mio e della mia famiglia. Il bene, lo ribadisco, è mio e ho diritto a prenderne nuovamente possesso».
L'amministrazione giudiziaria non ha mai pagato un solo intero canone di affitto e locazione dell'immobile da luglio 2014 a tutt'oggi; Chi pagherà il conto alla fine?
Segnalazione giunta alla redazione di PalermoToday da Lorenzo Catalano