ALESI: RACCOLTA DI ABITI USATI NUOVA FRONTIERA DELL’INCIVILTA’
I Contenitori per la raccolta di abiti usati stanno superando, per numero, i cassonetti per i rifiuti della Rap. Un proliferare indiscriminato di blocchi di lamiere - dice Maurizio Alesi Consigliere dell’Ottava Circoscrizione - sta invadendo ogni angolo di strada. Troppi per pensare davvero ad una azione caritatevole a beneficio dei poveri, tanto è vero - continua Alesi - che la maggior parte di essi sono illegali e non potrebbero stare per strada. Gli unici contenitori autorizzati sono quelli di Rap, inconfondibili per la presenza del logo del Comune e quello dell’azienda per l’ambiente. Molti di essi vengono scardinati per portare via gli abiti migliori e lasciare gli stracci accatastati e disseminati per le pubbliche vie. Difficile pensare - aggiunge Alesi - che chi ricorre alla forzatura dei contenitori si prodighi per portare il vestiario ai poveri. Più realistico ritenere che gli abiti finiscano al mercato dell’usato. E’ la nuova frontiera dell’inciviltà urbana. Chi deve farsi carico di rimuovere i contenitori abusivi, fonte di discariche tessili? Sulle loro pareti figura anche un numero di telefono a cui rivolgersi. A chi toccherà alzare la cornetta e chiedere chiarimenti? Nell’attesa di risposte, forse, sarebbe meglio consegnare i vestiti direttamente ai poveri o alle parrocchie.