Acquasanta, un angolo della città dimenticata
Chissà quanti di noi sconoscono l'esistenza della borgata dell'Acquasanta, ricca di storia e di tesori artistici, ma come poche ignorata e maltrattata!
L'Acquasanta è uno di quei luoghi magici che rendono unica la nostra città, ma è precipitata nel degrado, mortificata dall'indifferenza e dall'inerzia di chi dovrebbe curare e valorizzare i tanti tesori che custodisce : la grotta da cui sgorgava l'acqua curativa che ha dato il nome alla borgata, ville settecentesche, la Tonnara Florio, gioiello del liberty siciliano, la "Nave di Pietra", costruzione molto caratteristica già base per esercitazioni militari, il Cimitero degli Inglesi, e tanto altro.
Questi tesori non sono più visibili agli occhi dei passanti, perché devastati dall'abbandono e dall'incuria, figli dell'ignoranza di chi ci amministra. Infatti solo chi conosce la storia antica e affascinante di questi luoghi potrebbe amarli e rispettarli, anziché consentirne la distruzione, con conseguente perdita delle radici e dell'identità, assimilandoli, così, alle periferie anonime di una qualsiasi zona urbanizzata.
Non possiamo rassegnarci al profondo degrado di questa splendida borgata, situata in una zona interessante dal punto di vista paesaggistico, visto che si estende ai piedi dei costoni rocciosi di Monte Pellegrino, sovrastata dal Castello Utveggio, in una posizione privilegiata fra la Villa Igiea, albergo a cinque stelle rinomato in tutto il mondo, ed il porto di Palermo, poco distante dal centro storico. Il suo porticciolo, in stato di quasi totale abbandono privo nel suo entroterra, quasi spettrale, di una adeguata accoglienza per i turisti, potrebbe rappresentare il fulcro del rilancio della città, proprio per la sua posizione strategica.
Oggi, nonostante i tanti progetti, come al solito ampiamente pubblicizzati e poi accantonati, la borgata appare in tutta la sua desolazione, come documentano le foto, che non avrebbero bisogno di alcun commento. Il porticciolo è seppellito da colate di cemento, i prati incolti, il giardinetto pubblico sommerso dai rami caduti dagli alberi pericolanti, le costruzioni fatiscenti, il deserto tutto intorno. Un'Amministrazione responsabile dovrebbe impedire questo degrado, purtroppo diffuso in tutta la nostra città, che sta distruggendo i tesori realizzati in secoli di storia dai nostri antenati, e con loro anche il nostro futuro.