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Salute, esperti a confronto sulla chirurgia vertebrale

L'incontro "Nuovi orizzonti in chirurgia vertebrale mininvasiva, dalla diagnosi al trattamento” si terrà a Villa Magnisi ed è rivolto a medici che si occupano di patologia e traumatologia della colonna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Le nuove frontiere della chirurgia vertebrale saranno al centro di un incontro che si terrà sabato 20 ottobre, nelle sale di Villa Magnisi, sede dell'Ordine dei medici di Palermo. Al convegno dal titolo “Nuovi orizzonti in chirurgia vertebrale mininvasiva, dalla diagnosi al trattamento” parteciperanno diversi esperti provenienti da Palermo, Catania, Roma e Malta, per confrontarsi sulle nuove tecniche chirurgiche, affiancando lezioni teoriche ad esercitazioni pratiche.

Nella prima sessione si discuterà di patologia degenerativa del rachide, diagnosi per immagini e trattamenti mininvasivi per la radicolopatia, ovvero una malattia del sistema nervoso periferico che colpisce la radice di un nervo spinale. La seconda sessione sarà dedicata alla sindrome delle faccette articolari, causa di mal di schiena e disturbi lombari, mentre nella terza e ultima sessione si svolgeranno delle esercitazioni pratiche.

Presidente del corso è Michele D’Arienzo, direttore della Clinica ortopedica e traumatologica del Policlinicì. Direttori del corso sono invece: Pier Paolo Maria Menchetti, coordinatore dello “Spine Institute” di Roma, presso il Rome American Hospital, Massimo Midiri, a capo della Sezione di Scienze Radiologiche del Policlinico di Palermo, e, Antonino Sanfilippo, direttore della Scuola di specializzazione in Ortopedia dell'Università degli studi di Palermo.

“È un congresso di nicchia – spiegano gli organizzatori – rivolto a medici che si occupano di patologia e traumatologia della colonna. Con questa giornata speriamo che i giovani riescano a prendere spunti, grazie alla partecipazione dei maggiori esperti sul campo e a volersi dedicare a questa branca dell’ortopedia che sta diventando sempre più ‘preda’ dei neurochirurghi. Quelle di cui discutiamo adesso, trent’anni fa erano tutte lesioni di cui ci occupavamo noi ortopedici, ora all’80 per cento vengono gestite dai chirurghi vertebrali o da vecchi chirurghi ortopedici. Per questo, dobbiamo tornare ad avere un ruolo centrale in questo tipo di interventi”.

Provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group.


 

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