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Parcheggi a pagamento all'università, M5S al rettore: "Verifichi l'appalto"

I pentastellati chiedono accertamenti sull'impresa che gestirà il servizio. "In Lombardia - spiegano - si è vista ritirare la convenzione per un'interdittiva antimafia". Presentata anche un'interrogazione ai ministri Giannini e Alfano

Stoppare i parcheggi a pagamento dell'Università. E' la richiesta che Movimento Cique Stelle rivolge al rettore Fabrizio Micari. Un appello che si poggia un un precedente: il "caso Lecco". "Nella città lombarda - spiegano i pentastellati - la convenzione per la gestione dei parcheggi comunali è stata ritirata perché la Securgest srl, l'impresa di cui si avvaleva la Eltron srl e la stessa società che è capofila a Palermo dell'associazione temporanea di imprese che gestiscono il servizio parcheggi dell'ateneo, era destinataria di informazione antimafia interdittiva da parte delle prefettura di Napoli".

La proposta a Micari è anche l'oggetto di un'interrogazione che i deputati M5S palermitani alla Camera hanno rivolto ai ministri dell'Istruzione e dell'Interno Stefania Giannini e Angelino Alfano, cui chiedono," alla luce di fatti di Lecco, di accertasi della regolarità delle documentazione presentata all'università di Palermo".

'L'università di Palermo – afferma Riccardo Nuti - deve agire come ha agito il comune di Lecco. Faccia verificare tutto e se c'è anche solo il minimo elemento negativo provveda a ritirare l'affidamento della gestione del parcheggio. In una città come Palermo il fenomeno delle infiltrazioni mafiose non può essere sottovalutato e ci si deve muovere anche in presenza del minimo dubbio. Prevenire è sempre meglio che curare, non solo in campo sanitario”.

"La minima pecca nella documentazione - secondo i deputati - potrebbe essere il grimaldello per scardinare una convenzione ereditata dalla gestione Micari e, a quanto pare, invisa alla stragrande maggioranza dei soggetti in campo, studenti, e lavoratori in primis". Nelle scorse settimane gli studenti avevano messo in scena una vivace protesta tra i viali della cittadella universitaria.

“Concordiamo - afferma Nuti – con chi protesta contro l'ennesimo balzello a carico degli studenti. Riteniamo assurda, inoltre, l'idea di lasciare completamente alle società aggiudicatarie i proventi della gestione degli stalli a pagamento, a fronte di un servizio navetta che, a detta del 'Comitato No Uniparking', è insoddisfacente”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il commento della deputata a Montecitorio Chiara Di Benedetto: “Questo provvedimento rappresenta un'ulteriore stangata per gli studenti dell'Unipa che già pagano rette universitarie molto alte. Pesanti anche i contraccolpi per i docenti. È inammissibile chiedere di pagare a chi si reca sul posto di lavoro o di studio”.


 

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