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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Udienza preliminare per le firme false dei 5 Stelle, La Rocca: "Mesi dolorosi e difficili"

Al Palazzo di Giustizia il giudice valuterà se l'accusa è fondata e se ci sono elementi sufficienti per iniziare un processo per i 14 indagati nell'ambito dell'inchiesta, a otto mesi dall'inizio del caso. La deputata all'Ars intanto rompe il silenzio

A otto mesi dall'inizio del caso firme false, al Tribunale è il giorno dell'udienza preliminare per gli indagati coinvolti nella maxi inchiesta relativa alle amministrative del 2012. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di 14 persone. Tra gli indagati figurano il deputato nazionale Riccardo Nuti, candidato a sindaco nel 2012, le parlamentari nazionali Claudia Mannino e Giulia Di Vita, ed i deputati regionali Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio. Nell'elenco figura anche il cancelliere Giovanni Scarpello.

I reati contestati, a vario titolo, sono di falso e di violazione della legge in materia elettorale. Si tratta dell'udienza, scrive sul suo profilo Facebook, Claudia La Rocca, autosospesa, "che deciderà se saremo rinviati a giudizio, ovvero se dovremo affrontare un processo. La mia scelta, com'è noto, è stata quella di collaborare con la magistratura, di raccontare ciò che ricordavo su un errore dettato da ingenuità e ignoranza (la lista sarebbe stata accettata comunque) da ragazzi che credevano in un sogno. Sbaglio che non ha mai avuto l'intenzione di ledere la comunque esistente volontà dei cittadini palermitani, ai quali è doveroso rinnovare le scuse, che hanno di fatto sottoscritto i moduli manifestando la volontà di veder presentata la lista del Movimento 5 Stelle per le amministrative del 2012".

Poi la chiusura: "Gli ultimi mesi della mia vita - e non solo - sono stati difficili, dolorosi, e il seguito di questa storia sarà affrontato con la serenità di chi sa di dire la verità, con la speranza di poter tornare presto ad una vita normale. Continuerò a muovermi seguendo quanto previsto dal Codice Etico e dal regolamento del Movimento 5 Stelle. In caso di rinvio a giudizio non ci sarà una mia candidatura per le prossime regionali, si fermerà alla fine di questa legislatura la mia esperienza da portavoce, sperando di essere stata in questi anni una rappresentante dei siciliani all'altezza del ruolo assegnato".

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