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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il tour per i beni comuni di Ugo Mattei approda in città

Il Comitato Rodotà di Palermo si incontrerà il 6 maggio (in via La Loggia,5 - presso Mediterraneo di Pace) per fare il punto sulla campagna a sostegno della legge popolare

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Nel corso delle tappe del tour italiano, poco prima di approdare a Palermo, Ugo Mattei, Presidente del Comitato Rodotà nazionale, ha avuto modo di dichiarare lo spirito che anima la campagna sull’iniziativa di legge popolare: “Occorre creare un filo rosso tra tante esperienze territoriali e i grandi temi come la scuola, il lavoro, la sanità e i servizi pubblici, l'ambiente, tutte animate e mosse dalla consapevolezza che i diritti fondamentali vengono prima del mercato; che il saccheggio, la vendita dei beni pubblici, dei beni comuni, dei beni collettivi rappresenta il tradimento della nostra Costituzione; che vendere, privatizzare i beni pubblici, i beni comuni, i beni sociali significa decretare la fine della democrazia sociale”.

Questa dichiarazione sembra volere essere una risposta indiretta alle affermazioni dell’assessore regionale all’Economia riportate da un magazine online. Il titolare dei conti del Governo-Musumeci, nell’evidenziare l’enorme patrimonio pubblico di cui dispone l’Isola, comprensivo paradossalmente di “troppi beni culturali”, ha preannunciato la predisposizione di un bando per rendere possibile “la dismissione dei beni”. Nella fattispecie del patrimonio culturale Armao ha dichiarato: “Abbiamo messo a bilancio introiti per la vendita di alcuni siti, ma ci vorrà qualche mese, in questo momento stiamo ancora definendo gli elenchi”.

Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Così come nel solco della “miglior” politica economica neoliberista, quella seguita sotto l’egida della cosiddetta “Seconda Republica”, si pensa di sanare i conti pubblici con la “dismissione” – o più appropriatamente meglio definirla svendita- del patrimonio collettivo. Sostanzialmente basta definirlo eufemisticamente “razionalizzazione delle dotazioni patrimoniali” e il processo di privatizzazione dei beni comuni (spiagge, boschi, patrimonio storico-artistico, reti infrastrutturali fisiche o virtuali, etc.) è confezionato e servito alla speculazione mercatista. Ecco perché è importante l’iniziativa di legge popolare: “La sua approvazione – dicono dal Comitato Rodotà palermitano –, in uno con la tutela giurisdizionale esperibile anche da un singolo cittadino, mediante l’azione inibitoria contro gli atti illegittimi della Pubblica Amministrazione, offre una serie di rimedi giuridici che possono aiutare il blocco delle politiche di saccheggio perpetrati da tutti i Governi succedutisi a danno anche delle generazioni future e in dispregio della memoria di quelle passate”.

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