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Sabato, 20 Aprile 2024
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Intensificati i controlli antiterrorismo al porto, M5S: "Non basta, serve area sterile"

Il ministero dell'Interno, rispondendo a un'interpellanza del Movimento 5 Stelle, ha annunciato che il personale doganale in servizio passerà da 72 a 90 unità. Per i pentastellati è "un passo in avanti, ma servono altri interventi"

"Sarà potenziato il personale doganale in servizio al porto di Palermo, grazie a una procedura di mobilità regionale che dovrebbe portare gli addetti a novanta unità dalle attuali 72, per una copertura del 95 per cento della dotazione organica". Lo rende noto il Movimento Cinque Stelle, che aveva presentato un'interpellanza urgente (primo firmatario il deputato palermitano Riccardo Nuti) al sottosegretario all'Interno Domenico Manzione. Il parlamentare chiedeva al governo, oltre al rafforzamento dell'organico, risposte su "una serie di criticità del porto in tema di sicurezza, non più trascurabili, specie dopo i fatti di Parigi".

“Prendiamo atto con piacere della risposta del governo che ci permette di ottenere questo primo risultato al porto grazie al nostro intervento - commenta Nuti - e vigileremo che ciò si traduca al più presto in fatti concreti. Ma da solo questo non basta. Il porto di Palermo è uno dei più importanti del Mediterraneo, con traffici di uomini e merci veramente importante. Vanno prese misure che non possono prescindere dall'istituzione di un'area sterile per filtrare e controllare capillarmente e con efficacia chi sbarca. Attualmente si assiste ad una sorta di grande mercato all'aperto, dove è impossibile evitare, prima e dopo il controllo, scambi di borse e pacchi - che possono contenere anche droga ed armi - tra gente che sbarca o sta per partire e persone presenti al porto”. "Mentre – continua Nuti - tanti controlli vengono effettuati a Roma, Milano e altre città per prevenire il terrorismo e garantire la sicurezza, il governo non si è accorto che il porto di Palermo risulta essere un buco nella sicurezza del Paese, attraverso il quale può entrare di tutto".

La questione della carenza di personale doganale al porto di Palermo si trascina da tempo. “Alcuni anni fa – afferma Nuti - i funzionari dell'ufficio doganale erano, per l'intera provincia di Palermo, circa 150, una cifra che secondo i sindacati di categoria era in linea con gli standard di altri uffici di analoga portata e dimensione nel resto del Paese. A causa del blocco delle assunzioni e di svariati pensionamenti, tale numero è sceso col tempo a meno di 70 unità, raggiungendo il record negativo in assoluto di un funzionario doganale ogni 18.222 abitanti, proporzione che continua a peggiorare per il susseguirsi dei pensionamenti”. “La situazione – sottolinea il deputato - è ancor più grave se si pensa che attualmente i pochi funzionari doganali rimasti in servizio in provincia di Palermo, oltre a controllare il già affollatissimo porto di Palermo, devono suddividersi anche tra il porto di Termini Imerese, l'aeroporto internazionale Falcone Borsellino, gli uffici centrali, nonché vari attracchi marittimi minori”.

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