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Cinisi, Tasi al massimo: opposizione unita contro il sindaco

Nell'ultimo consiglio comunale la maggioranza ha approvato per la nuova tassa sui servizi indivisibili l'aliquota massima al 2,5 per mille ed è polemica

Tasi al massimo a Cinisi. Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha approvato il regolamento e l’aliquota al 2,5 per mille per la nuova tassa sui servizi indivisibili. Bocciati tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione che, questa volta, si è mostrata unita contro l'amministrazione comunale.

"L’amministrazione mette ancora una volta le mani in tasca ai contribuenti", commenta il capogruppo del Movimento La RI Generazione Conny Impastato. Ad essere contestato "in primis l’approvazione del regolamento presentato, perché privo di riduzioni  ed  agevolazioni  a  favore  dei  contribuenti che evidenzia  lo stato  primordiale  del  peccato: l’approvazione  dell’aumento delle aliquote Imu dell’ottobre 2012; tutto nasce da quegli aumenti, approvati anche allora da una maggioranza irresponsabile", spiega in una nota il Movimento.

All’atto del voto sugli emendamenti presentati dagli altri gruppi della minoranza il consigliere ha votato per l’approvazione ma la sua scelta non è bastata. Gli emendamenti prevedevano l’applicazione dell’aliquota Tasi all’1 × 1000 per tutte le categorie di immobili, ad eccezione dei terreni agricoli; l’abbattimento dell’aliquota Imu sulle seconde case passando dal 10,6 al 9,6 × 1000; l'abbattimento del 50% dell’Imu su un solo immobile abitato dal parente in linea diretta. La maggioranza però ha votato contro e quindi le proposte sono carta straccia. Si è difesa appellandosi alle difficoltà economiche legate ai tagli dello Stato ai Comuni.

"La suddivisione delle aliquote portate in Consiglio sono discutibili, un’amministrazione responsabile non avrebbe innalzato al massimo le aliquote e si sarebbe adoperata con sgravi per venire incontro alle categorie meno agiate.  Se  in  paesi  come  Bronte,  Favignana, Realmonte,  Nicosia,  Campofelice e  Sambuca si è  ottenuto  l’azzeramento della Tasi, non si capisce il perché non si sia potuto farlo anche a Cinisi", commenta Conny Impastato.

Il consigliere è un fiume in piena, sottolinea la mancanza di programmazione e pianificazione da parte dell’amministrazione sul tema della riduzione dei rifiuti: “I comuni italiani che hanno azzerato la Tasi, hanno programmato e ridotto di tanto gli importi sullo smaltimento dei rifiuti!”.

Aliquote Tasi 2014

Ma le critiche non finiscono qui: “Mettere  in  conto  di  dover  spendere  solo  mille  euro  per  la  tutela  del  patrimonio  artistico  è  vergognoso,  per  un  Comune  come  Cinisi,  ‐  ha affermato  il  consigliere  Conny  Impastato nel suo intervento in aula ‐ stabilire un importo così esiguo per la salvaguardia dei nostri beni è ridicolo. Troppi 110 mila euro per i servizi di manutenzione delle strade e del verde pubblico, il Movimento La RI  Generazione  ne  è  la  prova,  visto  che  a costo  zero  ha  riportato  ad  antico  decoro  interi  spazi  del  paese;  e soprattutto, impossibile pensare, nel 2014, di spendere 256 mila euro per l'illuminazione pubblica, visto l’apporto delle nuove tecnologie e le direttive della CE di installare fonti alternative, risparmio e meno sperpero di denaro”.

Conclude definendo la scelta della maggioranza controproducente: "Si è dimenticato il dialogo fra le parti e il confronto; alcuni degli
emendamenti hanno ricevuto pareri positivi, perchè non approvarli e venire incontro alle richieste che si alzano da una parte del consiglio e dai cittadini? Ancora una volta a Cinisi si ragiona per “fede politica” e non  per tutelare il cittadino. Si dimentica il mandato al quale il Consiglio Comunale deve fare fede, quello che i cittadini chiedono dall’esterno del palazzo, una politica vicino alla popolazione; l’unico atto di responsabilità in questo momento storico era quello di diminuire al massimo le tasse".

Non è l'unica a sottolinearlo. Ecco il video che un cittadino, trapiantato altrove ma attento a quello che accade nel suo paese d'origine, ha realizzato con ironia:

Dopo le polemiche il primo cittadino ha concesso un'intervista ai microfoni di Chinnisi Punto Linea, nel corso della quale, ha ribadito il concetto già accennato in sede di consiglio dai suoi: "Solo alzando l'aliquota al 2,5 per mille si potevano recuperare i 460 mila euro che lo Stato non ha trasferito al Comune". "Non si poteva fare diversamente perchè altrimenti si sarebbe violato il patto di stabilità e si sarebbe creata una situazione di default del Comune", continua il sindaco. Basterà come spiegazione?

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