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Strage di via D'Amelio, Palazzotto: "Troppi passaggi oscuri, se ne occupi la commissione Antimafia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Le motivazioni della sentenza della seconda Corte d’Assise di Caltanissetta certificano come dietro la strage di via D’Amelio, dove persero la vita il giudice Borsellino e la sua scorta, sia avvenuto uno tra i più gravi depistaggi che la storia repubblicana ricordi. Dalle false dichiarazioni di Vincenzo Scarantino, alla sparizione dell’agenda rossa del giudice, al ruolo attivo di funzionari dello Stato nel depistare le indagini, sono troppi i passaggi oscuri sui quali abbiamo il dovere di fare chiarezza. La nuova commissione parlamentare antimafia si occupi di ricostruire la verità storica su questa pagina oscura della storia d'Italia". Lo afferma Erasmo Palazzotto, di Liberi e Uguali, primo firmatario del disegno di legge di LeU che istituisce la commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, già presentato al Senato da Piero Grasso.

"Sulla strage di via D’Amelio - prosegue Palazzotto -  così come su tutte le stragi di mafia, abbiamo il diritto di conoscere la verità, per onorare la memoria di chi ha combattuto la mafia sacrificando la propria vita, ma soprattutto per recidere ogni legame tra le organizzazioni criminali e parti deviate delle nostre istituzioni. Lo dobbiamo a chi è morto per difendere questo Paese - conclude Palazzotto -  ma anche a chi ogni giorno continua a battersi per la giustizia e per difendere le istituzioni".

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