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Giovedì, 28 Marzo 2024
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I precari Asu non si arrendono: “Inserire la stabilizzazione nel collegato alla Finanziaria”

I lavoratori vengono utilizzati da 25 anni negli uffici della Pubblica amministrazione, 1.500 di questi attraverso convenzioni con cooperative. La Cgil: "Necessario farli uscire dalle coop e individuare gli enti in grado di assorbirli"

I precari Asu non si arrendono. La loro stabilizzazione non è stata inserita nell’ultima Finanziaria - che ha invece stabilito l'assunzione per 2.800 ex Pip -  ma i sindacati sperano ancora in una norma specifica nel collegato alla stessa legge, che sarà discusso a breve. "Su questo tema - spiega la Cgil in una nota - si riunirà nei prossimi giorni un apposito tavolo tecnico, secondo quanto stabilito oggi nel corso di un incontro tra i sindacati e l’assessore regionale al lavoro, Maria Ippolito. Al tavolo in questione la Fp, con la segretaria regionale Clara Crocè ha chiesto la partecipazione degli assessori alle Autonomie locali e al Bilancio e del ragioniere generale della regione. Ci sarà inoltre da risolvere la questione dell’individuazione degli enti che potranno assorbire i lavoratori non stabilizzati dai propri enti". 

Dal monitoraggio dei piani di fuoriuscita - effettuato per il 90% - è emerso che solo il 10% degli enti che utilizzano lavoratori Asu sono in grado di stabilizzarli. La Fp Cgil però chiede la stabilizzazione di tutto il personale Asu. "Questo può avvenire - afferma Croce - solo facendoli uscire da cooperative, parrocchie ed enti privati: è inammissibile che lavoratori in servizio nei beni culturali e nelle Asp continuino a operare con l’intermediazione delle cooperative. Confidiamo che nella prossima riunione si vada alla soluzione dei problemi sul tappeto per come auspicato dallo stesso assessore”. Gli Asu vengono utilizzati da 25 anni negli uffici della Pubblica amministrazione, 1.500 di questi attraverso convenzioni con cooperative. “Servono risorse - conclude Crocè - ma anche la soluzione dei problemi della fuoriuscita dalle coop e degli enti che dovranno accogliere gli esuberi. Una buona base di partenza per affrontare le criticità è la legge 8 del 2017”.

Dello stesso avviso Vito Sardo e Mario Mingrino, del Csa Dipartimento Asu: “Ci aspettiamo nel collegato alla finanziaria una soluzione definitiva. I palliativi non ci interessano. Siamo in attesa di valutare il provvedimento che il governo ci sottoporrà al prossimo incontro. C’è bisogno di una norma organica che preveda la stabilizzazione di tutti i soggetti titolari del diritto, sia quelli utilizzati negli enti pubblici che nel privato sociale”.

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