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"Non c'è stata una rinascita socio-culturale": la lettera della Spallitta a Orlando

Il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Palermo Nadia Spallitta ha inviato una lettera al sindaco Leoluca Orlando spiegando le ragioni del passaggio al Partito Democratico

"Caro Luca, complimenti sinceri e sentiti per l'inserimento del percorso Arabo-normanno tra i siti patrimonio dell'umanità. Sono felice del tuo successo e spero nelle ricadute benefiche per Palermo. Ho sofferto in questi anni l'assenza di ogni forma di dialogo tra di noi e la mancanza di fiducia e di coinvolgimento nei processi decisionali. Ho avuto quindi difficoltà a condividere un percorso che poco conoscevo nelle premesse e negli obiettivi finali. Mi dispiace che sia andata così, anche perché ho aderito con entusiasmo alla tua candidatura, al tuo programma elettorale e alla tua elezione. Sotto il profilo politico mi sono ritrovata a vivere un certo imbarazzo quando sono arrivati in aula provvedimenti predisposti dalla precedente amministrazione e ai quali avevo fatto una forte opposizione. Non entro nel merito, in questa sede, degli atti che non ho condiviso e che a mio avviso contrastavano con il tuo stesso programma elettorale". E' quanto scrive il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Palermo Nadia Spallitta in una lettera indirizzata al sindaco Leoluca Orlando. Spallitta stamani ha ufficializzato il passaggio al Partito Democratico. Tra i presenti il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, il capogruppo del Pd al Comune Rosario Filoramo, il segretario provinciale Carmelo Miceli e i consiglieri Luisa La Colla e Sandro Leonardi.

"Ti do atto di avere raggiunto obiettivi importantissimi - prosegue - come la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori Gesip e Amia e della salvezza del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti. In questi atti, ad esempio (e non solo, ovviamente) riconosco il grande Sindaco che ho votato. Hai anche risanato le casse comunali, ma imponendo un sacrificio notevole ai cittadini già vessati dalla crisi. Per il resto vedo una città dolente, si registrano gli stessi disservizi, le periferie sono sempre degradate, la cementificazione non si arresta, i senzatetto aumentano, i turisti continuano a fotografare cumuli di immondizia, i giovani emigrano mentre la popolazione invecchia in assenza di politiche adeguate e in generale quella rinascita culturale e sociale che auspicavo, a mio avviso, non c'è stata. Non sono in grado di valutarne le cause. Non le addebito necessariamente ed esclusivamente alle tue scelte".

"Tuttavia - conclude - sento forte il bisogno di un cambiamento, di un rinnovamento, almeno personale, che l'adesione al Pd per me rappresenta (anche se sono consapevole delle difficoltà e delle contraddizioni di questo momento storico), in vista di un'azione politica spero più efficace nell'interesse e per il bene della nostra Città. Buon lavoro"

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