rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Caos Riscossione Sicilia: "73 deputati su 90 sono debitori", si muovono i pm

Giorni di fuoco all'Ars dopo le dichiarazioni del numero uno dell'ente, Antonio Fiumefreddo, e la pubblicazione dell'elenco su La Sicilia. Coinvolto anche Crocetta: "Sto facendo il mio dovere, anche se mi contestano cifre che secondo me non sono dovute, intanto pago e poi vedrò come ricorrere"

Giorni di fuoco all'Ars dopo le dichiarazioni del numero uno di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo. Frasi arrivate subito dopo il voto contrario dell’Ars che di fatto ha bocciato la ricapitalizzazione della partecipata. Il quotidiano "La Sicilia" ha pubblicato il lungo elenco dei parlamentari regionali debitori alla società che si occupa per conto della Regione di recuperare le cifre spettanti all’erario, allegando il relativo ammontare di ciascuno e le rispettive richieste di rateizzazioni. Secondo il quotidiano catanese settantré deputati su 90 sono debitori di Riscossione Sicilia.

Tra questi ci sarebbe anche Rosario Crocetta (moroso per 39 mila euro). Il governatore ha chiarito di avere un debito col fisco e di pagarlo a rate. "Non rientro nella categoria degli evasori - ha puntualizzato -. Sto facendo il mio dovere, anche se mi contestano cifre che secondo me non sono dovute, ma intanto pago e poi vedrò come ricorrere. L'importante comunque è salvare Riscossione Sicilia". L’elenco dei debitori è nutrito, c'è anche chi deve pagare 110 mila euro.

Anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone figurerebbe nella lista. Ma ha precisato: "Non ho alcun pignoramento in corso, nè Riscossione Sicilia ha titolo alcuno per avviare un'azione esecutiva nei miei confronti". "Mi sono visto costretto - ha continuato - a rinnovare l'incarico all'avvocato Salvatore Giannone del Foro di Messina, per tutelare i miei diritti di cittadino. Già lo scorso 4 settembre, infatti, avevo presentato una querela nei confronti dello stesso giornale, per una non puntuale verifica delle notizie sul medesimo argomento. Ho rinnovato l'incarico al legale per valutare nuovi elementi di responsabilità nei confronti de 'La Sicilia'".

“Solo” 14 su 90 sarebbero i parlamentari che non hanno alcun debito pendente con Riscossione Sicilia. Per una parte di questi crediti da esigere la società ha avviato la procedura di pignoramento a partire anche da importi che superano di poco i duemila euro di debito. Da questo sarebbe nata, nell’ipotesi di Antonio Fiumefreddo la ritorsione a voto segreto del parlamento siciliano. E nelle scorse ore la Procura di Palermo ha aperto un'indagine conoscitiva e convocato per giovedì prossimo proprio Fiumefreddo.

Così Dino Fiorenza, deputato segretario dell'Ars: "In merito alla vicenda relativa ai debiti di alcuni parlamentari regionali nei confronti di Riscossione Sicilia, credo necessario precisare che ho contestato, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, alcune cartelle relative a presunte contravvenzioni mai notificate e a contributi alla cassa professionale, a mio avviso non dovuti. Le cartelle esattoriali in oggetto sono state quindi contestate innanzi al Tribunale competente, che in alcuni casi si è già espresso a mio favore. Chiunque quindi utilizzi il termine di 'evasore' fiscale riferito al sottoscritto, si assume quindi la responsabilità che ne consegue anche in termini di possibile querela. Tengo inoltre a precisare di non aver ricevuto alcuna comunicazione di pignoramento".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caos Riscossione Sicilia: "73 deputati su 90 sono debitori", si muovono i pm

PalermoToday è in caricamento