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Rimpasto di Giunta, tempi più lunghi: Orlando tira il freno a mano e mischia le carte

Per il cambio degli assessori, il timing viene spostato alla prima decade di febbraio. In dubbio il numero degli ingressi, le deleghe da assegnare a "vecchi" e "nuovi" componenti della squadra di governo, le quote rosa. Prosegue il giro di consultazioni

I tempi per il rimpasto di Giunta si allungano, ma non troppo. Il cambio di assessori dovrebbe arrivare nella prima decade di febbraio. Il sindaco Leoluca Orlando avrebbe rimesso in discussione lo schema sin qui portato avanti. Nulla è più scontanto, né il numero degli assessori da sostituire né le deleghe da assegnare a "nuovi" e "vecchi" componenti di quella che sarà la squadra di governo che dovrà arrivare sino al termine della consiliatura.

Tant'è vero che al termine dell'incontro di ieri con il Pd l'instantanea più gettonata è quella del "foglio bianco". E di un rimpasto tutto da scrivere. Il che è in linea con il personaggio Orlando, animale politico in grado di mischiare abilmente le carte ed evitare di farsi tirare per la giacchetta. A scandire i tempi e prendere le decisioni finali sarà solo lui, il sindaco.

Un punto fermo quest'ultimo. Tutto il resto rimane un grosso punto interrogativo. Inclusi gli equilibri interni ai partiti. Nel Pd, ad esempio, i renziani stanno tenendo a debita distanza l'area Zingaretti. Ieri all'incontro con Orlando c'erano il segretario regionale Davide Faraone e il capogruppo Dario Chinnici. Il che ha provocato più di un malumore nel partito. A partire dai consiglieri Arcoleo e Lo Cascio (leggasi Cracolici e Lupo). Segnali d'insofferenza, ma per motivi diversi, ci sono pure in Sinistra Comune. Giusto Catania e compagni hanno bocciato senza mezzi termini l'operato della Giunta e hanno chiesto deleghe pesanti (Urbanistica e Mobilità), riservandosi pure di esprimere un giudizio sulla composizione della nuova Giunta prima di dire sì al rimpasto.

Ecco, dunque, che di fronte alle aspettative di partiti, liste civiche e singoli consiglieri, il sindaco Orlando ha tirato un po' il freno a mano. Pur confermando l'intenzione di rilanciare l'azione amministrativa. Il rimpasto si farà, ma a determinate condizioni. E rispettando precisi paletti. Uno di questi è rappresentato dalle quote rosa. La legge prevede che ci siano almeno due donne in Giunta. Anche se restasse Giovanna Marano, servirebbe comunque una seconda donna, visto che Iolanda Riolo è data in uscita. Al momento però il sindaco non avrebbe chiesto esplicitamente a nessuno dei partiti di indicare una quota rosa. Stasera il giro di consultazioni proseguirà con le liste civiche. Tra i consiglieri c'è chi vorrà sapere quali punti del programma redatto in campagna elettorale il sindaco intende portare avanti. Per capire cosa si farà e soprattutto come arrivare al 2022. Insomma, i contenuti prima dei nomi.

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