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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Scontro Cinque Stelle-Comune sulla differenziata, M5S: "Si rispetti la legge"

Dopo alcuni esposti dei pentastellati la Corte dei Conti ha aperto un'inchiesta sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel capoluogo e in altri 12 Comuni limitrofi. E tra amministrazione e deputati si consuma un duro botta e risposta

Rifiuti e polemiche: il flop della raccolta differenziata a Palermo e in alcuni comuni limitrofi è al centro di un duro scontro tra il Movimento 5 Stelle e il Comune. I pentastellati hanno portato sotto i riflettori la decisione della Corte dei Conti di aprire un'inchiesta e l'amministrazione cittadina ha replicato sottolineando di avere già risposto alla Procura.

Oggi il nuovo scontro. “Le dichiarazioni rilasciate dal Comune di Palermo in merito alle indagini della Procura della Corte dei Conti conseguenti a vari esposti a mia prima firma sono gravissime e meritevoli di una ulteriore denuncia, questa volta penale”, dice Claudia Mannino, deputato alla Camera e componente della commissione Ambiente di Montecitorio.

“Sulla gestione dei rifiuti – dice la deputata - il Comune di Palermo non può basare le proprie scelte su una presunta convenienza economica. E’ invece tenuto a rispettare le leggi, come tutti i cittadini normali. A tal fine è bene chiarire nuovamente come sulla raccolta differenziata esista un obbligo (parola sconosciuta?) stabilito dall’articolo 205 del D.Lgs 152/2006,.Questa norma, infatti, prevede obiettivi perentori che i Comuni sono tenuti a raggiungere. Tutto il resto è fuffa, ivi compresa la presunta convenienza economica dello smaltimento in discarica. Quello che, in punta di diritto, come Movimento 5 Stelle, denunciamo prende spunto dalla sentenza 'pilota' (n.83 del 27 maggio 2013) della Corte dei Conti ligure, relativa al comune di Recco, tanto è vero che i nostri esposti riguardano i maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che avrebbe dovuto essere oggetto di riciclo, oneri in particolare spesi a titolo di 'tariffa smaltimento rifiuti' (c.d ecotassa) e addizionale del 20% al tributo speciale. Infine, mi preme per l’ennesima volta sottolineare come finanche sulla questione dell’abbancamento dei rifiuti in discarica, il Comune Palermo fa finta di non sapere che esistono delle leggi e delle direttive europee che andrebbero rispettate, sicché a Bellolampo si continua a interrare spazzatura tritovagliata, metodo di smaltimento contrario alla direttiva discariche (1999/31/CE) così come confermato dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del 15 ottobre 2014”.

“E’ da attribuire forse alla sfacciataggine dell’amministrazione orlandiana – continua Claudia Mannino – l’affermazione ‘il costo della raccolta indifferenziata è, in media, pari al 50% del costo per la raccolta differenziata. Si ricorda inoltre che la Regione non si è ancora dotata di un piano regionale rifiuti’, ma probabilmente della medesima opinione sono gli amministratori dei Comuni oggetto dei nostri esposti, firmati da portavoce M5S nazionali, regionali e da tanti cittadini attivisti dei rispettivi comuni: Balestrate, Bolognetta, Borgetto, Caccamo, Capaci, Carini, Cinisi, Giardinello, Isola delle Femmine, Montelepre, Palermo, Partinico, Termini Imerese, Terrasini, Torretta e Trappeto”.
 

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