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Renzi a Palermo, riapre il viadotto e firma il patto: "Mai più scandali come questo"

Dopo la visita a Reggio Calabria e Catania il premier arriva nel Palermitano. A lui il compito di dare il via agli operai per riaprire il tratto dell'autostrada A19 chiuso da aprile 2015. Poi la tappa a Brancaccio per l'incontro col sindaco Orlando

E’ arrivato in elicottero e dopo i saluti di rito e qualche foto ha preso un apparecchio radio per rivolgersi agli operai Anas: "Potete aprire. Grazie". Comincia così la visita ufficiale del presidente del Consiglio Matteo Renzi, arrivato sul viadotto Himera dell’autostrada Palermo-Catania per "inaugurare" la riapertura del tratto stradale in direzione Palermo, all’altezza di Scillato, chiuso nell’aprile del 2015 a causa di un movimento franoso che aveva danneggiato irrimediabilmente il viadotto che porta verso Catania.

LA GIORNATA DI RENZI A PALERMO: IL SERVIZIO/VIDEO

"Prendiamo l'impegno: mai più scandali come quelli a cui abbiamo assistito, mai più viadotti che crollano, non ci sono i cittadini di serie A al Nord e di serie B al Sud, c'è l'Italia tutta intera", ha dichiarato Renzi al fianco del Ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone e del presidente di Anas Gianni Vittorio Armani.

La giornata del premier, dopo le tappe a Reggio Calabria e Catania, prevede altri appuntamenti. E’ atteso nel capoluogo, a Brancaccio, dove firmerà con il sindaco Leoluca Orlando il Patto per Palermo, con il quale le istituzioni si impegnano ad effettuare in città interventi per 770 milioni (di cui 332 a carico dello Stato) relativi a infrastrutture, turismo, cultura, riqualificazione e sicurezza urbana. Ad attenderlo a Palermo circa un centinaio di operatori del gruppo Almaviva, con indosso le magliette blu con scritto 'siamo tutti Almaviva’, che si sono radunati al deposito del tram Roccella.

Una delegazioni di sindacalisti ha chiesto di incontrare il premier per parlare della vertenza che sta tenendo con il fiato sospeso 2.988 lavoratori (e rispettive famiglie), di cui solo 1.670 a Palermo. E intanto Renzi, da Scillato, si rivolge ai presenti parlando di infrastrutture: "Qualcuno ha detto: che venite a fare? Questa non è una inaugurazione, é una riapertura. Esatto. Ci sono state un po' di polemiche ma noi siamo qui esattamente per questo: la priorità numero uno è quella di riaprire le strade che erano chiuse e per fare manutenzione".

Renzi a Palermo, dopo Scillato arriva a Brancaccio

AGGIORNAMENTO ORE 18.45 - Dopo un primo rapido incontro con il premier gli operatori di Almaviva hanno dialogato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che ha confermato "l’impegno del governo a favore dei lavoratori".

AGGIORNAMENTO ORE 18.20 - Il presidente del Consiglio dei ministri ha parlato anche del tema immigrazione, specificando il "grande cuore la grande generosità dei siciliani". "Per fronteggiare l'emergenza migranti occorre un patto per l'Africa, che va aiutata con progetti di sviluppo", ha detto Renzi invitando “l’Unione europea a non girarsi dall’altra parte".

AGGIORNAMENTO ORE 18 - “Non cedete mai alla cultura del piagnisteo, basta con la cultura dei no e della rassegnazione. Il futuro appartiene a chi ci crede e non a chi si rassegna. Io voglio chiedervi una mano per remare tutti dalla stessa parte anziché continuare a sottolineare le cose che non vanno”, ha dichiarato Renzi intervenendo sul Patto per il Sud, sottolineando che quella di oggi “non è un passerella” e che non è venuto in città a chiedervi il voto: "Tanto per due anni non si vota". Il Premier ha trovato anche uno spazio per parlare dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. ”Ci sono tanti segnali importanti, piccoli e grandi. Nello stabilimento lunedì rientreranno i primi 20 ingegneri e altre centinaia faranno lo stesso entro l'anno. Nessuno ci credeva, ma è la dimostrazione che le cose con l'impegno di tutti si possono fare".

AGGIORNAMENTO ORE 17.15 - Dopo aver reso omaggio a Pio La Torre, il leader del Pci siciliano ucciso dalla mafia in via Li Muli, Renzi è arrivato a Brancaccio, dove è stato accolto dalla folla al deposito del tram. Tra i presenti anche il Governatore Rosario Crocetta, presidente dell’Ars Giovanni Ardiozzone, il primo cittadino palermitani Leoluca Orlando e il prefetto Antonella De Miro. "La lotta contro la mafia - ha dichiarato il premier - non è una priorità per gli uni contro gli altri, ma per tutti, di tutte le persone perbene, nella memoria dei martiri c'è il seme del futuro". Poi tornando sulle infrastrutture ha dichiarato: "Oggi vogliamo dare un segnale. Il Governo vuole investire sulla manutenzione ordinaria. Non si possono avere delle opere pubbliche e lasciarle andare a mare”. Con queste parole ha annunciato un investimento da 800 milioni per le strade siciliane.

AGGIORNAMENTO ORE 16.30 - "Il nostro approccio è semplice: prima - ha spiegato Renzi - dobbiamo tenere in ordine quello che c'è con un sistema di investimenti di 800 milioni. Una volta che si è fatta la manutenzione si pensa al futuro. Quali sono gli interventi per il futuro? I miliardi di euro per le infrastrutture per la Sicilia, l’investimento per la banda larga e dopo aver lavorato sulla Salerno-Reggio Calabria e sulle strade in Sicilia - ha concluso -  potremo parlare del tema del Ponte sullo Stretto per garantire l'alta velocità tra Napoli e Palermo".

AGGIORNAMENTO ORE 15.40 - "Finisce l'emergenza, anche perché con le emergenze non si può andare avanti. Abbiamo salvato questo viadotto dalla demolizione riuscendo ad evitare costi aggiuntivi. E avviamo la ricostruzione del viadotto che è stato abbattuto", ha dichiarato il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani, che poi ha aggiunto: “E’ il segnale che non si può lasciare indietro le strade e non si possono abbandonare alle frane. Dobbiamo intervenire nei tempi, le strade vanno preservate. Il nostro patrimonio infrastrutturale deve essere ricostruito ex novo”. Sul nuovo viadotto: "Contiamo di finire le autorizzazioni entro novembre e in parallelo fare il progetto esecutivo e avviare il bando entro quest'anno. L'obiettivo e' chiudere il progetto della realizzazione dell'opera entro il 2018".

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