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Regione, buone notizie per i 587 precari "storici": sì alla stabilizzazione

Il governo ha approvato il "Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018-2020". Il Presidente Musumeci: "Assumiamo un impegno nei confronti dei precari in servizio da tanti anni e con contratti a termine"

I 587 precari "storici" in servizio da anni nell'amministrazione regionale verranno stabilizzati entro il 2019. E' uno degli aspetti che emerge dal Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018-2020, approvato dal governo Musumeci su proposta dell'assessore alla Funzione pubblica, Bernardette Grasso. Nel documento sono state sintetizzate le principali informazioni sui fabbisogni di personale forniti dai dipartimenti regionali, in termini quantitativi e di competenze.

Dall'analisi dei dati emerge che la Regione, come tutte le altre Pubbliche amministrazioni del Paese, nei prossimi cinque anni subirà un notevole turnover fisiologico del personale, a causa del prepensionamento e dell'elevata età anagrafica media e di servizio dei dipendenti e, pertanto, si registrerà una consistente necessità di nuovi lavoratori.

"La Regione - sottolinea il governatore Nello Musumeci - assume un impegno nei confronti dei suoi precari storici, in servizio da tanti anni e con contratti a termine. Per la prima volta, l'Amministrazione si dota di questo importantissimo strumento, che ci consente di avere un quadro chiaro, preciso e aggiornato del reale fabbisogno di personale e di individuare le aree strategiche nelle quali servono maggiori risorse umane, in considerazione degli obiettivi da raggiungere".

"Finalmente una buona notizia per i precari 'storici' della Regione. Al raggiungimento di questo obiettivo, il sindacato lavora da anni e, all'assessore Bernardette Grasso, sin dai primi giorni dopo il suo insediamento abbiamo fatto capire che non potevamo più perdere tempo". Commentano Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, e Fabrizio Lercara, segretario regionale della Cisl Fp Sicilia. Per i sindacalisti "la stabilizzazione è un diritto che questi lavoratori si sono guadagnati sul campo lavorando come fossero già dipendenti della Pubblica amministrazione e, nella maggior parte dei casi, sono  diventati indispensabili per il funzionamento della macchina  amministrativa. Le ricadute positive si avranno anche nella qualità  dei servizi offerti ai cittadini. Necessario ora più che mai portare a compimento anche il percorso per la riclassificazione e la riqualificazione di tutto il personale della Regione, così come avviato in sede di rinnovo del contratto dei regionali all'Aran Sicilia". "Passo dopo passo - concludono i sindacalisti - ci aspettiamo adesso che tutte le vertenze irrisolte dei lavoratori precari della pubblica amministrazione, dagli enti locali alla sanità, trovino una soluzione soddisfacente".

   
 

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