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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Crocetta all'attacco dell'Ars: "I vitalizi vanno aboliti, ma non posso farlo"

Ospite di Massimo Giletti a "L'Arena" il governatore ha difeso il suo operato: "Non mi sono candidato per fare miracoli, ma il presidente della Regione Siciliana che è ritenuta la più canaglia d'Italia"

Difende il suo operato alla guida di Palazzo d'Orleans, ma allo stesso tempo ammette di non avere i numeri all'Ars per procedere con tutte le riforme auspicate. Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ospite de "L'Arena" di Raiuno ha colto l'occasione per fare il punto sulla legislatura a pochi giorni dalla polemica che ha travolto la Regione per la scarsa assistenza ai disabili gravi.

LA "CASTA" - "I vitalizi dei deputati regionali in Sicilia - ha detto Crocetta -  vanno aboliti, ma io non ho una maggioranza e non posso agire. Comunque ne parlerò con il presidente (Giovanni Ardizzone ndr.)". Secondo Crocetta "la riforma sui vitalizi va fatta. Ma se la Sicilia è ritenuta una regione canaglia, anche il Parlamento nazionale è canaglia e pure quello europeo, anche lì ci sono i vitalizi". 

L'IRA DI ARDIZZONE - Quanto affermato durante il dibattito, non è piaciuto al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. Tramite social network è arrivata la replica. "In questa legislatura - ha scritto su Twitter - i costi dell'Ars sono diminuiti di 20 milioni". Ma lo scontro sembra destinato a finire in tribunale. "Querelerò Giletti e la Rai - ha scritto poi il presidente dell'Ars su Facebook - per la notizia falsa sulla questione del contributo di solidarietà, che è stato applicato in Sicilia come in tutte le altre regioni" (Il conduttore ha sostenuto il contrario ndr.). Accennando poi al governatore siciliano Rosario Crocetta che aveva sostenuto la tesi di Giletti, Ardizzone ha sottolineato "dispiace che il presidente della Regione si presti al massacro della sua terra e sia così disinformato".

PRIVILEGI O DIRITTI? - A difesa dei parlamentari regionali è intervenuto Salvatore Caltagirone, deputato all'Assemblea regionale siciliana per 51 giorni nel 2001 subentrando a un collega prima dello scioglimento della legislatura. Caltagirone ha detto alla platea di non sentirsi un privilegiato "perché ho fatto cinquant'anni di politica, buttando sudore e ho solo goduto di un diritto previsto da una legge del '47, versando tra l'altro, prima di percepire il vitalizio, contributi per cinque anni, spendendo un centinaio di milioni di vecchie lire". Rinunciare al vitalizio? "Sarei fesso".

I CONTI DELLA REGIONE - "Non mi sono candidato per fare miracoli - ha precisato Crocetta - ma per fare il presidente della Regione Siciliana, ritenuta la più canaglia d'Italia. Ho trovato due miliardi di euro di disavanzo, l'anno scorso il bilancio ha chiuso con un avanzo di 632 milioni. Ho ridotto la spesa per la formazione professionale, ho portato il sistema sanitario della Sicilia dall'ultimo a settimo posto in Italia. Ho licenziato 600 persone molti dei quali avevano condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso". 


 

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