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Telenovela rimpasto, Crocetta incontra Lupo: nessun chiarimento

Faccia a faccia tra i due nelle stanze di Palazzo dei Normanni, ma le distanze non si avvicinano. Crocetta annuncia un vertice di maggioranza per martedì per fare il punto della situazione, ma il segretario del Pd replica: "Troppo tardi"

Lui ci ha provato tutti i modi. Il capogruppo all'Ars del Pd, Baldo Gucciardi, si è vestito da pompiere. E, per spegnere i fuochi, è riuscito a trascinare, nelle stanze "segrete" di Palazzo dei Normanni, Rosario Crocetta e il suo segretario Giuseppe Lupo. Un’improvvisata, perché il vertice è stato organizzato all’ultimo minuto. A ora di pranzo. Gucciardi però chiarisce: “Non abbiamo mai parlato di poltrone o numeri". Ma le distanze non si avvicinano. L’obiettivo era quella di spegnere le polemiche. La convocazione della direzione del Pd per lunedì era infatti arrivata dopo l’annuncio del vertice di maggioranza di martedì da parte di Crocetta ("necessario per discutere - informa il governatore in una nota - il piano di lavoro istituzionale e le priorità dell'attività di governo"). Troppo tardi per Lupo.

Qualcuno l’ha interpretato come un gesto di sfida. Gucciardi ha poi spiegato: "Noi del Pd abbiamo detto che occorre una svolta di autorevolezza. Ogni giorno i cittadini non mi chiedono di rimpasti, ma piuttosto vogliono sapere che destino hanno i precari, cosa ne sarà dei piccoli comuni che vanno in dissesto e dei grandi comuni che stanno soffocando e della riforma delle province. Sull'operato degli assessori il Pd non dà pagelle, ma occorre una svolta di autorevolezza del governo. Deciderà il presidente se ci dovrà essere una svolta nella giunta. Bisogna rinsaldare il rapporto tra il Governo e l'assemblea. Il presidente mi ha detto che vuole collaborare con il Parlamento e collegarsi con il Pd".

CANCELLERI: “CROCETTA, BASTA TEATRINI”. Poco dopo è intervenuto il capogruppo del movimento 5 stelle all'Ars, Giancarlo Cancelleri. "Da venti giorni assistiamo a questo teatrino “deputati in giunta sì”, “deputati in giunta no”. Non credo sia il momento di parlare di rimpasto, davanti alle emergenze che vive la Sicilia. In dieci mesi di governo Crocetta non è cambiato niente nella vita dei cittadini. Abbiamo affrontato la doppia preferenza di genere, i criteri di incandidabilità dei deputati, ma non è stato approvato nulla di concreto per aiutare i siciliani a migliorare le proprie condizioni di vita. Ora possiamo scegliere di essere complici di questa situazione oppure presentare una mozione di sfiducia al governatore e in questo vi dico, non saremo soli. Decideremo nelle prossime settimane - ha concluso- anche perché aspettiamo di conoscere i contenuti di questo ddl sullo sviluppo che ha annunciato il governatore".

UDC, ADAMO LASCIA. Intanto la presidente regionale dell'Udc in SIcilia Giulia Adamo ha rassegnato le dimissioni dal partito a cui aveva aderito nell'ottobre 2010. In una nota inviata al leader Pierferdinando Casini, Adamo, che è sindaco di Marsala, scrive: "Ho atteso con pazienza e fiducia che si volesse riprendere la politica del cambiamento, in assenza della quale è per me impossibile mantenere la presidenza regionale del partito, al quale auguro di ritrovare la forza e la passione civile di cui la Sicilia e il nostro Paese hanno grande bisogno".

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