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“Falsa notizia su richiesta arresto” Lombardo chiede danni a Repubblica

Il Governatore ha citato in giudizio il Gruppo Repubblica - L'Espresso per "la campagna di stampa falsa e diffamatoria posta in essere riguardo all'inchiesta antimafia 'Iblis' della Procura di Catania"

Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, chiede il risarcimento dei danni per "la campagna di stampa falsa e diffamatoria posta in essere dal Gruppo Repubblica - L'Espresso nel corso del 2010", riguardo all'inchiesta antimafia "Iblis" della Procura di Catania. Lo rende noto un comunicato della Presidenza.

"L'Onorevole Raffaele Lombardo – si legge nel comunicato - sia personalmente che nella sua qualità di Presidente della Regione siciliana, ha fatto notificare una citazione in giudizio ai giornalisti de "La Repubblica" Francesco Viviano e Alessandra Ziniti ed al responsabile della sede palermitana del quotidiano Sebastiano Messina nonchè alla Società editrice l'Espresso spa al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti, nella sua duplice veste, dalla campagna di stampa "falsa e diffamatoria" posta in essere dal Gruppo Repubblica - L'Espresso nel corso del 2010".

“In particolare il quotidiano La Repubblica – continua la nota - in più circostanze ha diffuso la notizia "destituita di fondamento - sostengono i legali di Lombardo - che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, nelle persone dell'allora Procuratore D'Agata e dei suoi sostituti, aveva depositato presso l'ufficio del Gip una richiesta d'arresto per il Presidente Raffaele Lombardo. Solo la secca smentita del Procuratore D'Agata, che si è  visto costretto a reiterarla per ben due volte - si legge nell'atto di citazione - ha evitato una grave deviazione del percorso democratico deciso dal popolo siciliano col voto espresso nella primavera del 2008. Il tentativo del gruppo Repubblica - L'Espresso di precedere l'evento determinandolo non ha avuto successo ed ora il medesimo gruppo ediutoriali ed i singoli responsabili personalmente, dovranno rispondere di tale condotta dinanzi al Tribunale Civile di Roma. Il Presidente Raffaele Lombardo – conclude la nota - ha affidato l'incarico di rappresentarlo in giudizio all'Avv. Alessandro Benedetti del foro di Roma”.
 

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