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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

I dubbi sul Piano mobilità accendono lo scontro, Catania: "Ma quale bocciatura del ministero"

Al centro delle preoccupazioni di maggioranza e minoranza la nota che il Mit ha mandato al Comune e in cui sottolinea: il Piano va redatto da Città metrpolitana, punteggio raggiunto 1,75 su soglia minima 2. L'assessore: "Correzioni già fatte e inserite nella delibera di metà maggio"

Il Piano urbano della mobilità sostenibile si trasforma ancora in terreno di scontro politico. C’è chi mostra preoccupazione per il rischio di perdere finanziamenti statali destinati alle infrastrutture, chi parla di "bocciature" da parte del ministero dei Trasporti e chi invoca mozioni di sfiducia. Per l’assessore comunale Giusto Catania invece è un problema inesistente: "Molti parlano senza cognizione. Il ministero - spiega a PalermoToday - fa un monitoraggio costante sui piani urbani e non veste i panni del giudice. Qualcosa mancava rispetto al Piano presentato a fine 2019 ed è stata integrata nel piano adottato lo scorso maggio con una delibera di Giunta".

Il nocciolo della questione (e delle polemiche) è la nota inviata lo scorso 10 aprile dal Ministero agli uffici del settore mobilità urbana del Comune. Due i principali rilievi. Innanzitutto il Piano, ricordano, deve essere redatto dalla Città metropolitana entro i termini previsti dal decreto 397/2017. E su questo punto ribatte Catania: "Il lavoro del Comune sarà fatto proprio dalla Città metropolitana, che da noi è rappresentata per la maggior parte dalla città di Palermo". In secondo luogo, fatte le dovute premesse, il direttore generale del ministero Angelo Mautone scrive: "Si rappresenta che il Pums di codesto ente ha riportato una valutazione pari a 1,75 su un valore di soglia pari a 2". Nello stesso documento viene evidenziato che il valore non ancora raggiunto è da considerasi quello minimo per accedere ai finanziamenti statali.

"Noi abbiamo integrato a metà maggio - aggiunge Catania - il piano presentato prima della nota perché c’erano dei dati carenti. Già con il solo piano di monitoraggio, che prima mancava, riusciamo a recuperare 0,20 punti. Il Pums è qualcosa di articolato e stiamo lavorando ulteriormente per la scadenza del prossimo ottobre. Chi tira in ballo la Valutazione ambientale strategica forse non sa che la Regione ci ha già detto, dopo tre solleciti ancora lo aspettiamo, che è pronto il parere tecnico. Mi sembra una polemica insensata da parte di chi vuole attentare al progetto del tram. Le procedure fin qui son state assolutamente corrette. E’ legittimo, ognuno è libero di portare avanti le battaglie che crede”.

Spallitta: "Annunciato nuovo ricorso"

Un gruppo di cittadini, tramite l'avvocato ed ex consigliere comunale Nadia Spallitta, annuncia un nuovo ricorso al Tar contro la delibera del 14 maggio in cui il Comune ha adotta il Pums. “Il Ministero delle Infrastrutture ha rilevato numerose criticità e carenze, assegnando al Pums - si legge in una nota - un punteggio inferiore rispetto alla soglia prevista per l'accesso ai finanziamenti. A seguito di ciò l'Amministrazione è corsa ai ripari approvando un nuovo documento, che sembra presentare le stesse problematiche del primo. In particolare non risulta che sia stata attivata la procedura di partecipazione, che non sia stata acquisita ancora la Vas e il provvedimento sembra non prefigurare il successivo passaggio al Consiglio comunale, organo finale competente all'adozione del Pums. La preoccupazione è duplice: da un lato che si possano perdere finanziamenti importanti per la mobilità sostenibile, dall'altro che il documento non raggiunga gli obiettivi previsti dalla norma e non sia in grado di garantire, quindi, quelle componenti di salubrità del territorio e qualità della vita sarà promosso un ulteriore ricorso”.

Avanti insieme: "Finanziamenti a rischio, notizia lascia sgomenti"

Le polemiche arrivano da ogni parte, anche da pezzi di maggioranza. "Non è stata raggiunta la sufficienza. Le motivazioni - dicono i consiglieri di Avanti Insieme, Massimo Giaconia e Paolo Caracausi - pare siano da ricondurre al fatto che lo stesso non solo manca di quegli elementi indispensabili a definirlo ‘metropolitano’, ma circostanza assai grave che i contenuti elaborati non raggiungono la soglia minima del punteggio richiesto per accedere ai finanziamenti statali. La notizia lascia sgomenti, perché se non si interverrà in tempo ad apportare le necessarie variazioni ed integrazioni, il danno che deriverebbe da tale bocciatura per la nostra città avrebbe dimensioni colossali. Non c’è tempo da perdere la Giunta deve intervenire urgentemente perché le criticità rilevate vengano risolte per non far perdere i finanziamenti indispensabili alla realizzazione delle opere, individuando anche, se i rilievi effettuati dal Ministero delle Infrastrutture siano da ricondurre a responsabilità e/o errori dei tecnici del Comune, provvedendo eventualmente anche alla loro sostituzione".

Argiroffi (Oso): "Redazione interna del piano per far quadrare i conti"

"Tante le ombre sulla gestione della mobilità e della sua pianificazione a Palermo, soprattutto sempre in riferimento al grande affare del tram. Ai tempi gli uffici e l’assessore Riolo hanno dichiarato e messo per iscritto di non possedere le risorse (in termini di competenze e strumenti) per redigere internamente il Pums per poi misteriosamente averle trovate quando il Pums è diventato strumento necessario per accedere a finanziamenti nazionali e comunitari per il tram. Il sospetto infatti è che a scelta di una redazione interna del Pums sia stata dettata dall’esigenza di fare quadrare i conti del tram, visto che la sua definizione progettuale è avvenuta prima della pianificazione (inversamente da come prevede il buon senso oltre alla legge) e più difficilmente progettisti esterni avrebbero sottoscritto una sostenibilità che da tempo ormai i numeri negano inconfutabilmente".

Ferrandelli (+Europa): "Pronta mozione di sfiducia"

Più duro l’attacco di Fabrizio Ferrandelli, leader di +Europa: "È tempo di votare la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Giusto Catania. Ho già sentito il presidente del Consiglio comunale. Sono diversi i punti di criticità e di mancato rispetto istituzionale. La misura è colma! La questione più recente, in ordine di tempo, riguarda la bocciatura del Pums. All’incapacità giornaliera di gestire la mobilità, come dimostrato anche sulla vicenda della Ztl, si aggiunge quella di programmazione. Proprio lui, il sostenitore più accanito del tram, opera da me avversata - continua - non riesce nemmeno a definirne l’iter e porta a casa una clamorosa bocciatura amministrativa e politica. Mi rivolgo a tutta l’aula, a chi dell’opposizione vorrà sostenerla, affinché condivida con noi lo spirito di questo segnale politico e voti la mozione di sfiducia da me presentata mesi fa".

Dura la Lega: "Un vero e proprio disastro"

"Ennesima bocciatura dell’assessore Catania e dell'Amministrazione Orlando. Come si fa a negare la bocciatura se per il Pums presentato è stato assegnato direttamente dal Mit un punteggio di 1,75 che non arriva nemmeno alla soglia minima di accesso che e' pari a 2,00 ? La Lega lo aveva già dichiarato e anche denunciato nell’ottobre 2019 facendo rilevare che le psservazioni al Pums erano assolutamente fondate e che era necessario intervenire subito e nello specifico bisognava correggere
alcune cose. Ad esempio che i dati del quadro conoscitivo non sono stati rilevati dal numero di passeggeri  effettivamente trasportati da e per la Città metropoloitana ma tenendo conto solo il Comune di Palermo. Ancora che il campione dati ‘Domanda di trasporto” non risulta attendibile perché limitato alle sole ore di punta trascurando popolose aree periferiche della ‘città dispersa’. Oppure che i dati a base del Pums fanno riferimento al questionario su un campione di appena 2.500 riscontri ovvero del 0,3% dell'intera popolazione residenti. Vi è inoltre la mancanza di 1) pianificazione mobilità e viabilità; 2) indagini e rilievi (matrice dei flussi); 3) scenari previsti in ambito metropolitano; 4) obiettivi attesi in ambito Metropolitano. Un vero e proprio disastro”.

Dalì: "Moriremo di Cataniavirus"

"A Palermo moriremo tutti di Cataniavirus. Dopo la bocciatura del Pums, è ufficiale: a Palermo incombe il Cataniavirus. Paziente 0: Leoluca Orlando. Positivi: tutti. Possibile vaccino tra due anni". Così il leader del laboratorio politico #palermomeritadipiu, Eusebio Dalì, interviene ironicamente nella propria pagina Facebook sulla bocciatura del Pums, Piano urbano per la mobilità sostenibile, da parte del ministero dei trasporti. "Possibili misure di contenimento - scrive Dalì - isolare Giusto Catania".

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