Province, la maggioranza cade: niente proroga dei commissari

Bocciata con 33 voti la proposta della giunta Crocetta per la proroga dei commissari provinciali, battuta la maggioranza all'Ars. Seduta calda nella Sala d'Ercole dove questa mattina i deputati si sono espressi, fra le varie questioni, anche sui due mesi di proroga proposti dalla commissione Affari istituzionali. I commissari resteranno in carica, per via amministrativa, per altri 45 giorni. Sono stati 33 i deputati favorevoli all'emendamento soppressivo presentato dalla Lista Musumeci. Esclusi i tredici del Movimento 5 Stelle, solo diciannove esponenti della maggioranza hanno votato contro.

Anche Nello Musumeci è andato giù duro, sin dall'inizio della seduta, sulla proroga dei commissari: "La riforma annunciata è un colpo alla democrazia - ha detto -. Con i liberi consorzi dei comuni si vogliono sostituire rappresentanti eletti a nomine di partito. Se il problema sono le indennità, riduciamole. Ma non commettiamo questo errore". Entro la scadenza amministrativa bisognerà approvare la riforma per i liberi consorzi e le città metropolitane. E' sull'abolizione delle province si è espresso anche Nicola D'Agostino, deputato regionale in quota Udc: "Le province devono essere abolite definitivamente. Non possono poi rinascere sotto le mentite spoglie dei liberi consorzi. Il Governo regionale - conclude - pronunci una parola chiara sull'argomento e presenti un nuovo ddl che sancisca con coerenza la fine degli enti intermedi".

Nello Di Pasquale, della lista Megafono, si dice invece a favore della proroga dei commissari, per evitare l'eccessiva richiesta di finanziamenti all'indirizzo dell'ente: "Sono stati dei 'contributifici': una vergogna. Sono stato presidente del consiglio provinciale di Ragusa - spiega Di Pasquale - e ricordo tutte quelle persone, enti, associazioni che venivano per chiedere dei contributi. Ecco perchè sono favorevole alla proroga dei commissari delle province, e non solo per due mesi".