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Anomalie sul concorso del tram, M5S: "Vogliamo gli atti per verificare le procedure"

Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri Ugo Forello e Giulia Argiroffi che vogliono vederci chiaro sugli esperti selezionati da una short list. Poi l'attacco: "Commissione affidata a un ex dirigente condannato per lottizzazione abusiva"

"Il Movimento 5 Stelle di Palermo si interroga e si chiede se esistano e se siano stati resi pubblici, come previsto dalla legge, i verbali delle sedute della commissione di valutazione per conoscere i criteri di valutazioni adottati. Ci chiediamo altresì se esistano e siano stati resi pubblici, come previsto sempre dalla legge, i criteri sulla base dei quali sono stati selezionati i componenti della commissione dalla short list, che avrebbero dovuto rendere pubblici preventivamente alla selezione. Ci piacerebbe sapere anche se il segretario comunale abbia partecipato, come garante, alle sedute della commissione. Come M5S Palermo, abbiamo predisposto una nota ufficiale per consultare i verbali della commissione e fare chiarezza su questa vicenda, permettendo dunque alla città di conoscere il modo di procedere dell’amministrazione comunale”. Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri Ugo Forello e Giulia Argiroffi in riferimento all'articolo di PalermoToday secondo cui due esposti rischiano di frenare sul nascere il progetto delle nuove linee del tram per presunte anomalie relative alle procedure).

"Irregolarità nella commissione giudicatrice", a rischio il progetto sulle nuove linee tram

“È opportuno, inoltre, evidenziare la grave contraddizione che contraddistingue l’operato del Sindaco: da una parte - scrivono i consiglieri - ha chiesto e ottenuto il riconoscimento di un cospicuo risarcimento all’architetto Mario Li Castri per la lottizzazione abusiva per la quale è stato recentemente condannato in primo grado e, dall’altra, lo ha nominato presidente di una commissione così delicata, mantenendolo nel ruolo nonostante fossero venuti a mancare i requisiti che ne avevano giustificato la nomina (da dirigente pro tempore è divenuto un semplice funzionario che ha operato l’aggiudicazione di una gara pubblica tanto importante) e nonostante la predetta condanna non definitiva a due anni di reclusione”.

“È altresì utile ricordare che Leoluca Orlando, nel 2012, dopo avere modificato il regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi, attribuendosi il diritto di selezionare i dirigenti pro tempore nel concorso bandito, qualche giorno dopo, e senza rendere pubblici i criteri della sua personale valutazione tecnica, assegnò all’architetto Li Castri - proseguono i due consiglieri - il ruolo di dirigente tecnico; tale operazione venne segnalata dal ministero per l’Economia e la Finanza tra le anomalie riscontrate nell'amministrazione comunale, e ancora lo stesso Orlando, tra la richiesta di risarcimento e la sentenza in primo grado, ha nominato sempre lo stesso Li Castri nel consiglio di amministrazione della Amg Gas. Dal quadro sopra descritto - concludono - emergerebbe che il sindaco da paladino della legalità di facciata, si sia tramutato in un despota autore (diretto e indiretto) di diverse azioni e atti irregolari e illegittimi”.

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