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Pd in frantumi per le liste elettorali, Raciti si dimette: "Il mio mandato è finito"

Il segretario regionale dimissionario annuncia: "Congresso subito dopo le elezioni. Non è un problema di bilanciamenti correntizi, ma di identità. La nostra identità, che si offre agli elettori". E sulla mancata candidatura di Crocetta: "Non mente, le scelte vanno spiegate"

Nel Pd dilaniato dai contrasti, dopo la formazione delle liste, arrivano le dimissioni del segretario regionale Fausto Raciti. In un'intervista al quotidiano ''La Sicilia'', Raciti spiega: "Il mio mandato è finito, congresso subito dopo le elezioni".

"A livello regionale - dice il segretario regionale dimissionario - non c’è altro da fare che aprire il congresso del partito subito dopo le elezioni. Il mio mandato è finito. Le liste? Non ne condivido merito e metodo. Non è un problema di bilanciamenti correntizi, ma di identità, la nostra identità, che si offre agli elettori".

"Io - ribadisce poi Raciti attraverso la sua pagina Facebook - sono in posizione eleggibile e non ho diritto al broncio. Ciò non toglie che questo modo di fare le liste spinge al disimpegno e rompe il rapporto tra Renzi e la Sicilia. E sento il dovere, più che di fare appelli e aspettare la sera delle elezioni per l'ennesimo redde rationem, di offrire a chi non si riconosce in queste liste, ma è del Pd, strumenti per fare la campagna elettorale a testa alta".

Oggetto del contendere negli ultimi giorni l'esclusione dalle liste dell'ex presidente della Regione Rosario Crocetta, protagonista di uno scontro a distanza con il sottosegretario, e fedelissimo di Matteo Renzi, Davide Faraone. Quest'ultimo ha smentito che Renzi aveva promesso la candidatura a Crocetta in cambio di un passo indietro alle regionali. Differente la versione di Raciti: "Crocetta non mente. Dico solo una cosa: le scelte, anche le più difficili, vanno spiegate. Se la scelta è quella di riproporre la squadra e lo schema delle Regionali, allora accanto a Faraone, Cardinale e Orlando ci volevano anche Micari e Crocetta".

Lapidario il commento di Crocetta: "Così - scrive su Facebook - venne sburgiadato il 'pinocchio' Faraone". 

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