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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Guerra sul piano regolatore, la Regione commissaria il Comune

Sarà il dirigente generale del dipartimento urbanistica Rino Giglione a sostituirsi a sindaco e giunta. Il progetto è vecchio di 20 anni e finora il nuovo piano non è mai stato discusso

E adesso è guerra. La Regione va all'attacco e commissaria il Comune, inadempiente sul piano regolatore generale. Al centro della vicenda c'è il decreto dell’Assessore al Territorio e Ambiente Maurizio Croce, che è stato appena notificato. Sarà il dirigente generale del dipartimento urbanistica Rino Giglione a sostituirsi a sindaco e giunta. Dovrà insediarsi entro 45 giorni e il suo incarico durerà tre mesi. Se necessario, anche al Consiglio comunale, per portare in discussione e giungere ad approvazione del Prg. Un piano vecchio di 20 anni e finora mai discusso.

"Nonostante le dichiarazioni del Sindaco sulla necessità di creare verde e sullo stop al consumo del territorio, nei fatti l’Amministrazione ha continuato a prevedere interventi edilizi, talvolta anche a danno delle residue aree verdi", attacca Nadia Spallitta, vicepresidente vicario del Consiglio.  Un caso che è stato definito "anomalo". Il Comune pur avendo l’obbligo da 2012 di adottare il nuovo Piano regolatore ("e pur avendo impegnato circa  milione di euro per la redazione del Piano", è l'accusa), si sarebbe fatto trovare impreparato.

"Ancora oggi - attacca la Spallitta - piuttosto che prelevare gli atti propedeutici al nuovo Piano regolatore (come lo schema di massima), si è preferito trattare in Consiglio una proposta in variante allo strumento urbanistico vigente che prevede la realizzazione del mega cimitero a Ciaculli, anche in aree che attualmente sono di verde o inserite nel parco, con ulteriore previsione di consumo del suolo. Ritengo che sia grave che questa maggioranza di governo si faccia commissariare su questioni che attengono allo sviluppo sociale, economico e culturale della città, a causa di un’inerzia che non appare accettabile sia perché in contrasto con precisi obblighi di legge, sia perché è indispensabile una visione organica del nostro territorio che garantisca i servizi essenziali, che blocchi ulteriori forme di cementificazione, che crei interventi edilizi alternativi alle nuove edificazioni e che arricchisca la città di parchi e di verde della quale, soprattutto negli ultimi 4 anni, si è molto impoverita".

Ed è dura anche la reazione di Stefania Munafò, responsabile ambiente della segreteria del Pd di Palermo alla notizia del Commissariamento del Comune che secondo lei è l'ultima conseguenza di una gestione dissennata di Palazzo delle Aquile. "Prima i giudici del Tar, poi quelli del Cga che dichiarano illegittimi gli atti di questa amministrazione e dopo i tribunali anche gli organi amministrativi e istituzionali bacchettano l'operato dell amministrazione Orlando che nella sua arroganza non ha ritenuto di dovere rispondere ad una nota in cui si chiedevano notizie sul piano regolatore intimando il commissariamento. Si tratta dell'ennesimo fallimento di una amministrazione che per rispettare le regole costringe i cittadini e le associazioni a fare ricorsi e gli enti istituzionali a intervenire attivando poteri sostitutivi. Non è più concepibile che si debba ricorrere ad interventi terzi per fare rispettare le leggi in questa città. Non è concepibile che questa amministrazione a spese dei contribuenti adotti provvedimenti che vengono poi sistematicamente messi in discussione da organi superiori".

LA REPLICA DEL COMUNE - "Siamo certi che il contenuto dell'atto di nomina del Commissario sia frutto di uno stato di confusione degli uffici regionali, di una svista che chiediamo venga riconosciuta e corretta in tempi rapidissimi; qualora ciò non avvenisse, non potremo che contestare nelle sedi opportune la validità amministrativa di questo atto". Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando commentando la notizia della nomina, nella persona del dirigente regionale Salvatore Giglione, di un Commissario "per gli adempimenti sindacali per la
formazione del PRG" del Comune di Palermo.

"Già da novembre dello scorso anno, dandone per altro comunicazione proprio allo stesso Assessorato - afferma Orlando - il sindaco e la Giunta di Palermo hanno adempiuto agli adempimenti previsti dalla legge, inviando la proposta di schema di massima del PRG. Da tale data, la competenza a procedere è del Consiglio comunale che, da quanto risulta, sta esaminando la proposta, avendo avviato la discussione generale".

"Questa nomina appare anomala - conferma l'Assessore alla
programmazione urbana e territoriale, Giuseppe Gini - a maggior ragione
perché ancora lo scorso 10 giugno ho inviato proprio all'Ufficio del
dott. Giglione, una lunga e dettagliata cronistoria degli eventi e
degli atti, da cui è chiaramente evincibile lo stato dell'iter di
formazione e approvazione del PRG di Palermo, nonché l'assoluta
correttezza dell'operato del sindaco e della Giunta comunali".

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