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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Oltre cento milioni per lavori alle fognature: "Stop a inquinamento e allagamenti"

I progetti del Comune sono stati presentati a Villa Niscemi alla presenza del sindaco Orlando e dell'assessore Arcuri. Gli interventi più importanti al depuratore di Acqua dei Corsari e al collettore Sud orientale

Mare balneabile e strade non allagate entro la fine del 2021. L'obiettivo del Comune è fermare gli sversamenti di liquami nella Costa Sud e di conseguenza gli allagamenti in città e a Mondello, grazie alla messa in opera di 13 interventi fognari-depurativi finalizzati al disinquinamento della fascia costiera del territorio comunale. Palermitani e turisti potranno dunque riappropriarsi pienamente di quel tratto di mare che da Sant'Erasmo procede lungo via Messina Marine. E scrivere la parola "fine" sul problema delle strade che si trasformano in fiumi, soprattutto in inverno, con tutti i disagi che ne conseguono in termini di viabilità. Per le opere è prevista una somma di 105 milioni di euro, che consentiranno l'adeguamento e il potenziamento degli impianti di depurazione di Acqua dei Corsari, la realizzazione di reti fognarie da Marinella e Sferracavallo, passando per Cruillas, Villagrazia e Boccadifalco nonché l'eliminazione degli scarichi di reflui in via Decollati nel fiume Oreto.

Si tratta di interventi finanziati con delibera Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, risalenti all'aprile 2012 e per i quali il Comune era diventato soggetto attuatore nel febbraio 2013. Da quella data fino al 2015, l'amministrazione comunale aveva approvato nove interventi per i quali era stato richiesto al governo regionale precedente l'emissione di decreti per il finanziamento di 65 milioni di euro per l'appalto dei lavori. La Regione, e in particolare dell'ex assessore Vania Contrafatto, non trasferì le somme necessarie per l'avvio delle procedure di gara. Una vicenda che si complica ulteriormente quando la stessa Contrafatto, allora assessore all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, viene nominata commissario straordinario proprio per la progettazione ed esecuzione dei sistemi di collettamento, depurazione e fognatura. La Corte dei Conti, provvede, dunque alla nomina di un commissario straordinario unico, il professor Enrico Rolle, che subentra come soggetto attuatore ai commissari regionali precedentemente nominati e con i quali l'amministrazione comunale sottoscrive un atto di intesa nel settembre 2017. 

I progetti sono stati presentati questa mattina a Villa Niscemi, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, dell'assessore alla Rigenerazione urbanistica, Emilio Arcuri, del professor Rolle e di Attilio Toscano, consulente esterno del commissario. Due gli interventi di maggiore respiro, per i quali è prevista una somma pari a circa la metà del budget complessivo. Cinquanta milioni serviranno, infatti, per il potenziamento del depuratore di Acqua dei Corsari e per il completamento del collettore Sud orientale. Nel primo caso si tratta di una delle prime gare su appalto integrato d'Italia, per la quale è in corso la valutazione tecnico-economica. Si ipotizza che la chiusura della gara, attualmente in corso, e la stipula dei contratti per gli aggiudicatari possa concludersi già dopo l'estate.  In itinere la verifica del progetto per il collettore, per il quale si ritiene si potrà procedere a gara in autunno.

Gli altri interventi minori riguardano la realizzazione della rete fognaria nel quartiere Marinella e a Sferracavallo, della fognatura a sistema separato nelle vie Agnetta, Valenza ed Etna a Villagrazia. E ancora della rete da via Pomara a via Messina Monagne, nelle vie Ripellino e Carmine e la razionalizzazione delle fognature nella zona compresa tra via Castellana e il canale Passo di Rigano. Eliminazione degli scarichi fognari, con il loro convogliamento nella rete di valle, anche nel canale Boccadifalco. Collettore misto dalla via Palmerino alla via Ponticello e da quella a via Paruta, con un'attenzione anche al tratto compreso tra Ponticello Oneto e Fondo Badami. Stop agli scarichi anche nel canale Mortillaro, con l'intervento in via Cruillas e nel fiume Oreto, mediante il convogliamento dei liquami nel collettore sud-orientale attraverso il collettore di via Stazzone. Più di 5 milioni saranno invece investiti per la riconversione dell'impianto di depurazione di "Fondo Verde" in impianto di pretrattamento dei reflui afferenti e di rilancio al polo depurativo di Acqua dei Corsari, compresa la realizzazione della condotta di scarico di emergenza. Per la maggior parte degli interventi, la gara per l'appalto è ancora da bandire, in alcuni è già in corso e in un paio già conclusa.

"Se non ci fossero stati i rallentamenti dovuti ai contenzioni con il precedente governo e con il passato commissario - dichiara Orlando - forse i lavori si sarebbero potuti concludere già nel dicembre 2019. Oggi la fine dei lavori è prevista per il dicembre 2021. Esprimiamo grande apprezzamento al professor Rolle che ha liberato la vicenda del sistema fognario dalle secche in cui era caduto con l'improvvido commissariamento dell'assessore Contrafatto. Oggi abbiamo finalmente di fronte un piano chiaro. A Palermo non ci saranno più sversamenti a mare, allagamenti e ci sarà la piena balneabilità in tutte le coste palermitane".

D'altro canto, il Comune aveva già precedentemente avviato alcuni interventi che andavano a integrare le previsioni dell'accordo di programma quadro per la "depurazione acque reflue". Tra i più importanti, i lavori per la costruzione della fognature dell'Arenella e di Vergine Maria e quelli per il disinquinamento della fascia costiera dell'Acquasanta al fiume Oreto con adduzione delle acque al depuratore di Acqua dei Corsari, mediante il potenziamento del "sistema Cala", attualmente in corso e la cui ultimazione dei lavori è prevista per il giugno 2019, con un budget complessivo di 24 milioni di euro. "Nel 2018 - commenta Arcuri - non si può immaginare che in Italia qualcuno possa continuare a sversare liquami brutti a mare. In una città come Palermo, che si affaccia sul mare, penso agli effetti positivi sul turismo. Immaginate le potenzialità della Costa Sud, la più sacrificata da questo punto di vista, che ancora chiede di essere risanata". 

Purtroppo però le cose stanno proprio così. Di ieri la condanna della Corte di giustizia europea all'Italia: il Belpaese dovrà pagare una multa di 25 milioni di euro, più una penale per ogni giorno di ritardo nell'avvio della depurazione. E sarà proprio la Sicilia a pagare il conto più salato: nell'Isola la gran parte dei Comuni scarica a mare. Il palermitano non fa eccezione. "La condanna per infrazione per la mancata depurazione delle acque reflue -  afferma il presidente di Ance Palermo Fabio Sanfratello - è l’ennesima sconfitta per i cittadini che adesso si ritroveranno a pagare a caro prezzo le inadempienze di burocrati e politici. Sono anni che segnaliamo da un lato la necessità di portare avanti opere che risultano fondamentali per la città e dall’altro quella di fare tutto il possibile per evitare la sanzione per il mancato smaltimento delle acque fognarie con l’unico risultato di osservare, impotenti, procedure di gare troppo lunghe, assenza di impianti o progetti che, se sono ultimati, non vengono né collaudati né messi in esercizio per mancanza dei gestori. A nulla è valso, sino ad oggi, togliere i poteri alle amministrazioni locali e affidarli a commissari che avrebbero dovuto risolvere la questione". 

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