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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pd in ombra, alla Leopolda sicula Micciché conquista la scena: "Alleanza con Salvini? Minchiate"

Alla due giorni organizzata dal senatore dem Davide Faraone il presidente dell'Ars parla di Lega e Movimento 5 Stelle. E lo fa senza peli sulla lingua: "Ci hanno fottuto e per ora non abbiamo speranze di vincere"

Tutti si aspettavano un sussulto del Pd e invece alla Leopolda sicula è il forzista Gianfranco Miccichè a prendersi la scena. Alla due giorni, organizzata dal senatore dem Davide Faraone al Teatro Santa Cecilia, il presidente dell'Ars parla di Lega e Movimento 5 Stelle. Lo fa come al suo solito, senza peli sulla lingua: "Ci hanno fottuto e per ora non abbiamo speranze di vincere".

"Se ne fottono bellamente e apertamente dello spread, dei mercati, del deficit e dell'Europa - ha proseguito -. Se lo avesse fatto Berlusconi noi avremmo governato per 50 anni, se lo avesse fatto Renzi avrebbe governato per 50 anni". Sul palco insieme Miccichè, ci sono Pierferdinando Casini e l'ex segretario Pd Lorenzo Guerini. "La verità è che io, tu o Casini siamo superati" ha detto  rivolgendosi ai due veterani della poltica. Malgrado però cresca l'appeal della Lega, Miccichè esclude alleanze: "Ancora lo corteggiamo perché abbiamo il mito delle alleanze... minchiate! Il dialogo con il Pd? Io con Faraone ci parlo, certe volte non lo capisco, ma ci parlo".

Nel Pd alla ricerca di un nuovo segretario (e leader) l'ex ministro Delrio si defila subito. "Non mi candido. Lasciamo spazio ai giovani, viva i giovani. L'identikit del nuovo segretario? Non lo so. Nel 2011 ho appoggiato Matteo Renzi che era un giovane 40enne perchè pensavo che ci fosse bisogno di una scossa e di una mentalità da sindaci per governare questo Paese e questo partito. Ora vediamo cosa succederà, però il destino è nelle mani di chi se lo prede. Io sono la fianco dei giovani".

Delrio attacca Salvini, reo "di non aver fatto nulla fino ad oggi". Qualche esempio? "Il controllo degli sbarchi è stato fatto dal precedente governo e lui non ha aggiunto quasi niente. L'unica cosa che fa questo decreto è smontare lo Sprar, il sistema dell'accoglienza diffusa, una delle cose che i sindaci avevano messo in piedi proprio per evitare che ci fosse un'immigrazione non integrata. I veri nemici della nostra terra, del nostro Paese sono coloro che commettono reati, che siano italiani o nigeriani per me è lo stesso". Per il senatore democratico il decreto del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è "come al solito una cosa che tende a smontare quello che c'era prima e a criminalizzare il sistema dell'accoglienza, ma così facendo i problemi rimarranno tutti".

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