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Partecipate, Caracausi e Giaconia: "Vertice di maggioranza o sarà difficile votare il bilancio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Un incontro di maggioranza con il sindaco e gli assessori per discutere del bilancio 2018 e porre rimedio al “buco” Reset, ma anche per trovare soluzioni ai problemi delle altre partecipate, altrimenti sarà “difficile” votare il previsionale e il piano triennale. A chiederlo sono il presidente della commissione Aziende del consiglio comunale di Palermo, Paolo Caracausi (Mov139 in quota Idv), e il vice capogruppo di Palermo 2022 e componente della commissione Massimiliano Giaconia, che hanno inviato una nota al sindaco Leoluca Orlando e ai capigruppo di maggioranza di Sala delle Lapidi per denunciare “la grande confusione che regna nel settore aziende” e che potrebbe causare “danni irrimediabili per i dipendenti delle partecipate e per la città”.

“La commissione di cui facciamo parte – si legge nella missiva – ha cercato di capire come rendere efficienti le singole aziende partecipate e, in vista del bilancio previsionale 2018-2020, ha avviato un ciclo di audizioni con i rappresentanti delle società, l’assessore al ramo e gli uffici. Dopo un lungo periodo di vacatio, finalmente la nomina di nuovi management ha portato una ventata di novità e professionalità che mancava e che sta dando i primi frutti. Ma dal dirigente del settore Partecipate abbiamo appreso che, rispetto al capitolo di spesa per Reset, non è giunta alcuna indicazione da parte dell’amministrazione e, se il bilancio dovesse essere approvato così com’è attualmente, una perdita di esercizio sarebbe inevitabile; la stessa azienda l’ha quantificata in 1,5 milioni di euro. Il tutto a causa dell’incoerenza tra il contratto di servizio, che prevede per il 2018 un corrispettivo di 33 milioni di euro, e le risorse previste pari a 31 milioni”.

“Una circostanza paradossale – spiegano Caracausi e Giaconia – se si considera che sia il precedente Capo di Gabinetto, sia l’assessore al Bilancio, hanno più volte rassicurato la Reset che le somme in bilancio sarebbero state sufficienti. Una situazione poco comprensibile che, sommata agli accordi sindacali sottoscritti che prevedono un aumento graduale del corrispettivo (38 milioni per il 2017, 41 per il 2018 e 40 per il 2019), è divenuta preoccupante”. “A tutto questo – continuano i consiglieri – aggiungiamo le difficoltà di Rap e Amat che più volte hanno chiesto di attingere a nuovo personale, ma invano, e lo spostamento ai prossimi anni della realizzazione di impianti di illuminazione necessari per una città ormai in buona parte al buio. Più volte abbiamo spronato l’amministrazione ad attivare la famosa ‘Cabina di regia’ per lavorare alla rimodulazione dei contratti di servizio e ai piani di rilancio delle aziende, ma di tutto questo ad oggi non c’è neanche l’ombra e, di contro, regna una grande confusione che potrebbe causare danni irrimediabili per i dipendenti delle partecipate e per la città”. Da qui la richiesta “improcrastinabile” di un incontro di maggioranza con il sindaco e gli assessori competenti prima dell’approvazione del bilancio per “concordare – come si legge nella nota – una nuova azione di governo, più condivisa possibile, che prenda atto dei tanti problemi ed elabori strategie risolutive”. “Pur consapevoli dei danni che ne conseguirebbero – concludono Caracausi e Giaconia – vi informiamo che, in assenza di provvedimenti, ci ritroveremmo in difficoltà nel votare i prossimi bilancio di previsione e piano triennale”.

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