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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Comune: sanatoria per gli abusivi "storici" Iacp, in via Emma invece avviato lo sgombero

Per 850 famiglie che hanno occupato alloggi popolari scatta la regolarizzazione, come da norma approvata nella finanziaria regionale. A Borgo Molara l'immobile confiscato alla criminalità sarà "diviso" tra rom e palermitani. Orlando e Mattina: "Problema delle occupazioni riguarda diritto alla casa"

In via Felice Emma, balzata agli onori della cronaca per le proteste dei residenti dopo l'assegnazione di una villa confiscata alla mafia ad alcune famiglie rom, il Comune ha avviato lo sgombero degli abusivi. Allo stesso tempo sono state avviate le procedure di regolarizzazione per gli quanti vivono da anni - ma abusivamente - negli immobili dell'istituto autonomo case popolari.

"Sono circa 850 le famiglie che solo a Palermo hanno già avviato il percorso di regolarizzazione previsto dalla recente normativa regionale per la sanatoria delle occupazioni di immobili dell'istituto autonomo case popolari -  dicono il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina - Ciò dimostra che in una realtà come quella di Palermo e più in generale come quella della Sicilia, il problema delle occupazioni si pone in modo evidente non in un contesto di ordine pubblico o di tutela della proprietà, ma nel più ampio problema del diritto alla casa e all'abitare".

Secondo il primo cittadino e l'assessore "se in tante realtà del Nord il fenomeno riguarda infatti in larga parte edifici privati, a Palermo e in Sicilia riguarda quasi esclusivamente immobili pubblici, per lo più appunto degli Istituti case popolari, occupati da cittadini residenti nella nostra regione. E' una situazione che ha portato la Regione Siciliana a farsi parte attiva, su nostra proposta, di un percorso di vera e propria mediazione sociale, con il riconoscimento legale della titolarità per quegli abusivi 'storici' di immobili popolari, che hanno comunque i requisiti di legge per l'assegnazione. Momenti di dialogo e confronto con il governo nazionale sul tema complessivo del diritto alla casa sono certamente necessari, così come lo sono su quello, altrettanto delicato nel nostro contesto, della occupazione di beni confiscati alla mafia".

"A Palermo - precisano poi Orlando e Mattina - fra i beni assegnati all'amministrazione comunale, in questo momento pochi sono occupati (tra cui quello a tutti noto di via Emma e per il quale abbiamo già avviato le procedure per lo sgombero), ma resta l'importanza di dare un segnale forte da parte dello Stato affinché questi beni siano disponibili per la collettività, per l'emergenza abitativa e per finalità sociali, assegnati ad enti e cittadini aventi i requisiti di legge".

E proprio sul caso di via Emma interviene Igor Gelarda, capogruppo della Lega al Consiglio comunale: "Con una mediazione decisiva della Lega abbiamo rivisto la soluzione estemporanea del problema, che vedeva la semplice ricollocazione dei rom in questa area molto trascurata, in un modello di possibile riorganizzazione del principio di solidarietà e accoglienza. L’accordo è stato fatto con i residenti e non sulla loro testa. L'amministrazione comunale ha preso atto di alcune gravi mancanze di servizi essenziali e interverrà. Una parte del giardino diventerà un parco urbano autogestito dai residenti con la creazione anche di un circolo per il quartiere. Il Comune si impegna a portare l'illuminazione pubblica e allacci Amap. Nella villa verrà ospitata una famiglia rom e un appartamento andrà a una famiglia palermitana in graduatoria. Perché sebbene l’amministrazione ha una ordianza da rispettare, esiste il diritto anche delle famiglie di palermitani che aspettano da anni. Non deportazioni di massa, questa è la soluzione, ma un numero di nomadi che possono essere assorbiti da quel tessuto della città senza determinare scompensi. La città del domani la si costruisce così dialogando con i cittadini e dando valore alle loro esigenze ed istanze. Non importa se vivono nel centro ricco o nella periferia povera. La lega sarà sempre presente sul campo a difendere gli interessi dei più deboli e di quelli con non hanno voce".

"Ribadiamo - dice Mattina - l'importante attività di incontro e di mediazione svolta dall'amministrazione insieme ai residenti. Più incontri in più modalità si sono svolte in questa settimane tenendo sempre al centro il bene comune e lo sviluppo dei territori e in modo particolare delle periferie fisiche ed esistenziali. L'attività si è svolta con la collaborazione di diverse  forze politiche presenti in Consiglio comunale. Ribadiamo che lo sgombero e il recupero della legalità sono state e saranno il presupposto di ogni iniziativa futura. Un grazie a tutte le persone e le parti coinvolte in questo prezioso percorso".


 

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